Colmare un vuoto normativo sentito da gran parte della cittadinanza e garantire il diritto all’autodeterminazione anche nei momenti più difficili dell’esistenza. L’Associazione Emma Rossi scende in campo sul delicato tema del fine vita e annuncia il deposito di un progetto di legge di iniziativa popolare per introdurre sul Titano il cosiddetto “testamento biologico”.
In un comunicato diffuso oggi dal Consiglio Direttivo, l’associazione rende noto l’esito di un lungo percorso di approfondimento condotto per tutto il 2025. Il testo, intitolato “Disposizioni anticipate di trattamento sanitario e processo decisionale nella cura delle malattie invalidanti e della persona malata in fine di vita”, nasce dal lavoro di un gruppo di esperti e mira a dare una risposta concreta all’aspettativa di molti sammarinesi: poter disporre in via anticipata le proprie volontà sulle cure mediche, una possibilità che l’attuale ordinamento non prevede.
La proposta non è frutto di improvvisazione, ma l’approdo di una stagione di studio che ha visto anche due importanti momenti di confronto pubblico. Il primo, lo scorso 29 aprile, ha coinvolto Verter Casali e l’avvocata Lara Conti sugli aspetti etici e sociali; il secondo, il 14 ottobre, ha visto la partecipazione del professor Stefano Canestrari dell’Università di Bologna, membro del Comitato Nazionale italiano di Bioetica. Dibattiti che, come sottolinea l’associazione, “hanno fornito elementi utili alla riflessione e mostrato il forte interesse del pubblico al tema”.
Nel dettaglio, la normativa proposta interviene a completamento delle leggi esistenti sul consenso informato, stabilendo che debba essere sempre tutelato il diritto alla dignità, all’integrità fisica e psichica e alla libera scelta della persona.
Ora la parola passa ai cittadini. Il progetto verrà avviato all’iter consiliare attraverso lo strumento dell’iniziativa popolare, che richiede il sostegno della popolazione. L’Associazione Emma Rossi ha quindi aperto ufficialmente la raccolta firme, invitando chiunque fosse interessato a conoscere i dettagli del testo o a sottoscriverlo a contattare i rappresentanti dell’associazione o lo studio legale dell’avvocata Lara Conti. Una mobilitazione civica per portare in Aula un diritto atteso da tempo.












