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  • San Marino. Disabilità: articolo denuncia del nuovo quotidiano Repubblica SM

    Entrati nel 2018 sono tanti i progetti che ci piacerebbe vedere finalmente realizzati passando dalle parole ai fatti. A San Marino si è sempre detto che la sfera della disabilità è in certo senso una sfera protetta nella quale convergono gli sforzi di molti per far sì che la vita di chi è più debole sia migliore. Così abbiamo pensato di chiedere direttamente ad un sammarinese, Christian Bernardi, che in quella sfera è costretto a viverci da ben 26 anni.

    26 anni fa rimaneva vittima di un grave incidente, da allora la vita è più difficile e lei è su una carrozzina. Ma non si è mai pianto addosso e ha sempre cercato di fare comunque molto e di mantenere la sua autonomia tanto che guida ancora l’automobile. E’ anche per merito del suo Paese se nonostante tutto non si è dato per vinto?
    “Non ho nulla contro il mio Paese che trovo bellissimo. Però non posso certo dire che esso offra dei vantaggi a chi come me è costretto a vivere su una sedia a rotelle. Io a San Marino non riesco a muovermi e gli unici luoghi che posso frequentare sono i centri commerciali, il resto per me è off-limits. E non parlo solo del centro storico dove ci possono essere difficoltà oggettive: quasi tutti i negozi e le attività di San Marino sono irraggiungibili per noi disabili”.

    Andrebbero a suo avviso fatti degli investimenti importanti?
    “Parlare di investimenti in questo periodo è inutile, ci si sente sempre dire che tanto non ci sono i soldi. Io credo invece che non sia questione di soldi che non ci sono visto che gli interventi vengono fatti ma in maniera sbagliata. I parcheggi ad esempio non hanno l’apertura giusta per permettere al disabile di scendere dall’auto e questo non ha nulla a che fare con i soldi mentre ha molto a che fare con la superficialità con cui certe questioni che evidentemente non interessano vengono affrontate”.

    Ha avuto modo di toccare con mano il disinteresse di cui parla?
    “Dal 2014 al 2016 ho fatto parte della giunta di borgo maggiore però poi me ne sono andato. Ho fatto molti reportage e ho cercato di segnalare i problemi e proporre delle soluzioni. Tutto però cadeva nel vuoto perché non c’era un reale interesse. Non sono mai riuscito a far capire il mio punto di vista e cioè che i problemi che portavo sul tavolo non erano soltanto miei ma dell’intero Paese. Se un Paese è sensibile ai problemi dei più deboli è migliore perché si diventa deboli d’un tratto e perché purtroppo non capita solo a certi ma può capitare a tutti. In fondo, come cantava Tozzi, gli altri siamo noi”.

    Però ci sono realtà bellissime come il comitato paralimpico.
    “Sì è vero e grazie a quella realtà e grazie anche ad Attivamente io ho vissuto nel 2012 un’esperienza indimenticabile a Londra. Per 20 giorni ho abitato luoghi dove tutto era facile e a portata di mano. Per questo tornare è stato ancora peggio, perché ho realizzato che si possono fare delle esperienze straordinarie ma non è possibile vivere la propria vita nel quotidiano. E’ ad esempio praticamente impossibile prendere un caffè al bar considerato che non ci sono i parcheggi o fare acquisti in un negozio per lo stesso motivo. E lo trovo assurdo perché tutti si sono organizzati per agevolare l’accesso degli animali cui magari non importa nulla di poter fare colazione al bar e non sono state trovate soluzioni adeguate per chi come me invece lo desidererebbe molto”.

    Deve essere dura affrontare la realtà di tutti i giorni con la consapevolezza di essere comunque soli.
    “Dire che è dura è un eufemismo. Non è dura, è durissima. Però potrebbe esserlo meno e senza rabbia, perché la rabbia fa male e non serve, voglio dare il mio contributo per cambiare le cose. A questo spero sia servita questa intervista che sono molto contento di aver rilasciato. Sarò grato al vostro giornale se di tanto in tanto potrò ancora avere l’opportunità di fare ascoltare la mia voce”.

    Olga Mattioli (Repubblica Sm)

     

    Il nuovo quotidiano sammarinese Repubblica Sm sarà in edicola da lunedì 8 gennaio