Andrea Zafferani, C10 in Consiglio Grande e Generale: “Mi auguro che il dibattito di marzo porti l’Aula a conoscenza delle soluzioni richieste per l’Iss. Ci sono inoltre aspetti di gestione operativa che meritano attenzione. I cittadini si stanno accorgendo che la qualità del nostro servizio sanitario sta peggiorando. La legislatura si aprì con i ticket sanitari, discussi ma non introdotti. C’è stata poi la vicenda sulla libera professione. Quindi le indennità di malattia: una questione che non aveva senso, senza dati, senza analisi della situazione. La maggioranza ha detto che c’è stato un allungamento dei periodi di malattia, in controtendenza rispetto all’obiettivo. La riorganizzazione della medicina di base ha tolto la possibilità di essere visitati il sabato, ha trasformato i medici in burocrati e gli infermieri in medici. E’ aumentata la burocrazia a tutti i livelli. Per prenotare certi esami c’è una breve fascia oraria, con possibilità telefonica. Gli utenti sono a disposizione della Sanità, e non viceversa. Mi preoccupa la minimizzazione. L’Iss scarica le responsabilità sui software, sui computer, sulle sperimentazioni. C’è sempre una giustificazione per i peggioramenti. Basterebbe invece ammettere gli errori e scusarsi. Il Segretario ci dice che i medici che lasciano vengono sostituiti. Ma questa fuga toglie punti di riferimento ai pazienti e dà un senso di precarietà che non fa bene. La stabilizzazione ha chiari fini elettorali. Occorre fare il fabbisogno dell’Iss e i concorsi per i posti vacanti, inoltre occuparsi della formazione continua dei medici in organico. E’ gravissimo che ai dipendenti dell’Iss venga impedito di parlare di Sanità, come successo a un’occasione pubblica di Repubblica Futura. In un Paese normale avrebbe portato a una richiesta di dimissioni. Ma questo Paese è strano”.
