San Marino. Diventare lumbung: imparare e disimparare a documenta fifteen, 2022, Kassel

Mercoledì 19 aprile alle ore 15.30, presso la Galleria Nazionale San Marino, Chiara Giardi e Paola Pietronave presenteranno la loro esperienza come sobat-sobat (‘compagne, amiche’ in Indonesiano), art mediator presso documenta fifteen (18 Giugno – 25 Settembre 2022), la mostra internazionale d’arte contemporanea che si svolge ogni cinque anni a Kassel (Germania), giunta nel 2022 alla sua quindicesima edizione.

Documenta fifteen è stata definita ‘la prima mostra del ventunesimo secolo’ da Philippe Pirotte (curatore e critico d’arte) ed è stata protagonista di un acceso dibattito pubblico, che è stato recepito solo marginalmente nel panorama artistico italiano (e sammarinese). 

La direzione artistica di documenta fifteen è stata affidata a ruangrupa, un collettivo di artist? situato a Jakarta (Indonesia) e che basa il proprio lavoro sul lumbung. Lumbung è una pratica comunitaria di condivisione del surplus, il granaio in cui le famiglie ripongono le eccedenze di riso per poi disporne collettivamente, metafora per veicolare nella mostra valori come la generosità, la sufficienza, la trasparenza, la rigenerazione e lo humour.

Chiara e Paola parleranno del loro lavoro a stretto contatto con il pubblico in un contesto segnato non solo da grandi tensioni socio-politiche e culturali ma anche da grandi opportunità di crescita personale e professionale all’insegna del – per citare Gayatri Chakravorty Spivak – ‘disimparare’: disimparare i meccanismi discriminatori (razzisti, islamofobi, antisemiti, sessisti e classisti) che sono profondamente ancorati nei sistemi dell’arte e nelle strutture sociali sulle quali si fondano. 

La prima mostra del ventunesimo secolo è stata discussa in maniera così controversa in quanto ha messo in discussione le fondamenta dei centri di potere, delle convenzioni del fare mostre (d’arte contemporanea) e dell’immagine dell’artista-genio proponendo, senza grida rivoluzionarie, di fare ‘nongkrong’, ovvero chiacchierare e stare insieme, per condividere un tempo sottratto alla produzione.

Biografie

Chiara Giardi (*San Marino, 1997) è curatrice, educatrice, ricercatrice indipendente ed è attualmente docente ospite presso l’Università delle Arti di Zurigo, Svizzera (ZHdK). Ha conseguito una laurea quadriennale (BA) in Liberal Arts and Sciences, Major Cultura e Storia presso il University College di Friburgo in Brisgovia (Germania) e Groninga (Paesi Bassi) e una laurea magistrale (MA) in Art Education con specializzazione in studi curatoriali presso ZHdK e Athens School of Fine Arts (Grecia). Ha fondato ed è membro del collettivo curatoriale KUNSTSURFER, con il quale cura uno spazio espositivo digitale. Ha lavorato come sobat (educatrice) a documenta fifteen (Kassel, Germania) e ha collaborato con istituzioni come Taipei Digital Art Center (Taiwan), Inter Media Art Institute (Düsseldorf, Germania), Migros Museo d’Arte Contemporanea e Kunsthalle (Zurigo) e Galleria Nazionale San Marino. Si interessa di pratiche artistiche e curatoriali inter-/transdisciplinari basate nella ricerca, con un focus su pratiche digitali e collettive.

Paola Pietronave è curatrice, educatrice e ricercatrice indipendente. Si interessa di progetti con un approccio transdisciplinare basato su dinamiche collaborative e concepisce le sue pratiche come variabili intervenienti all’interno di un sistema, capaci di aprire a trasformazioni e processi inaspettati. Nel 2022 ha lavorato come sobat per la documenta fifteen, a cui ha partecipato anche con il collettivo an office, ed è co-fondatrice dell’artist-run space Kunsthalle Chiavari. Nel 2019 ha pubblicato La condizione italiana contemporanea. I Lavoratori dell’Arte 2009-2011 (?), per la centrale edizioni. Ha preso parte a diverse mostre collettive, tra cui To address Oneself as a foreigner in a community of foreigners presso Archive Milano nel 2021; Abitare un ritardo, di Ermanno Cristini e Giancarlo Norese all’interno della mostra 999: Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo, curata da Stefano Mirti alla Triennale di Milano nel 2018 e Il cieco E IL TOPO: 1992-2017 al MAGA di Gallarate nel 2017. Attualmente è curatrice in residenza presso la Casa degli Artisti a Milano.