Un anno fa il gruppo “Bisogna Muoversi” promosse una manifestazione che spontaneamente portò 500 persone in piazza. Segno che la popolazione aveva recepito il messaggio: bisogna muoversi perchè nel campo del contrasto alla criminalità organizzata si registra troppo immobilismo.
La prima domanda che viene da farsi a distanza di un anno è: si è mosso qualcosa? No, è fin troppo evidente. Non si è mosso nulla. Il pacchetto di leggi antimafia è fermo all’unico provvedimento divenuto legge nell’ormai lontano maggio 2012; del riordino delle forze di Polizia non se ne parla neppure, almeno in modo serio, inteso a raggiungere livelli di professionalità e specializzazione necessari per contrastare fenomeni malavitosi evoluti. Al massimo, a proposito di forze di polizia, abbiamo sentito parlare in questi ultimi tempi di abbigliamento, anche intimo, di taglio di capelli e monili sì o monili no.
Quindi, data la situazione, bisognerebbe proprio muoversi più che mai e giustamente il Movimento “Bisogna muoversi” ha pensato bene di promuovere una seconda iniziativa, che però non ha avuto il successo di quella dell’anno precedente. Anzi la partecipazione in piazza è stata molto deludente.
Io credo che la ragione risieda nel fatto che l’appuntamento è stato istituzionalizzato ed è divenuto una passerella per il Governo, i Segretari di Stato, i sindacati, di cui, fra l’altro, qualcuno con licenza di parola e qualcun’altro senza, i partiti, almeno taluni che hanno tentato di strumentalizzare, ecc. ecc. Insomma “Bisogna muoversi” involontariamente ha dato spazio, diretto o indiretto, proprio a tutti coloro i quali sono i responsabili dell’immobilismo più assoluto nel campo del contrasto alla criminalità organizzata.
I sammarinesi tutto questo pare proprio l’abbiano recepito e questa volta, a differenza dello scorso anno, sono rimasti a casa.
Diversamente Pasqualino.