C’è un dato ormai incontestabile: la maggioranza è in piena deriva politica, scoordinata, incapace di prendere decisioni, di proporre una visione e, soprattutto, di presentare progetti che potrebbero far crescere il Paese. È ciò che emerge con estrema chiarezza nelle ultime settimane, con un governo che parla molto ma conclude poco, che continua a inseguire sé stesso senza una guida, senza un piano e senza un futuro chiaro. In particolare, stupisce l’alternanza tra annunci e concretezza: si parla di innovazione, rilancio e modernizzazione, ma in realtà si assiste allo snaturamento e ripresentazione di progetti ideati da DOMANI – Motus Liberi nella scorsa legislatura e che erano già elaborati e pronti per essere attuati. Invece di procedere con una valutazione trasparente, migliorativa e condivisa, si preferisce vivere alla giornata, alimentando la sensazione che la maggioranza operi inseguendo il breve termine, più attenta al messaggio politico che alla sostanza delle riforme. Parallelamente, ciò che viene presentato come “nuovo” non appare purtroppo in grado di compensare queste mancanze. Troppo spesso le proposte che emergono dalle sedi decisionali risultano poco trasparenti, poco condivise e prive di una chiara prospettiva strategica, come ad esempio l’iniziativa per il fotovoltaico di Brescia. La mancanza di informazioni su costi, sui criteri di scelta, su obiettivi e impatti produce disorientamento, opacità e legittimi interrogativi da parte di cittadini, operatori economici e parti sociali. A rendere ancora più evidente la fase critica è la recente presa di posizione del Partito dei Socialisti e dei Democratici, che con senso di responsabilità ha richiamato apertamente la maggioranza e il Governo alla necessità di un cambio di passo. La sua reazione pubblica, netta e senza giri di parole, è una fotografia impietosa dello stato delle cose: evidentemente qualcosa si è rotto nei meccanismi decisionali interni alla maggioranza. Ciò significa che i problemi non sono episodici, ma strutturali; significa che la maggioranza ha perso non solo mordente, ma anche credibilità, futuro e direzione. Quando è un alleato di governo a dover domandare più chiarezza, più metodo e più capacità decisionale, richiamando anche la “questione morale”, significa che in crisi è la tenuta stessa della maggioranza. L’apice si è raggiunto nella seduta consiliare serale di martedì 18 novembre, dove diversi consiglieri di maggioranza – pur essendo presenti in aula – non hanno votato la ratifica del Decreto n. 123 “Modifiche ai Profili di Ruolo sanitari e socio-sanitari: è sempre più evidente la totale disorganizzazione e mancanza di coordinamento. DOMANI – Motus Liberi ribadisce con decisione che la politica non può ridursi a slogan o a iniziative prive di fondamento operativo. Il Paese ha bisogno di un’agenda chiara, trasparente e verificabile; di progetti con tempi certi, risorse definite e responsabilità evidenti; di una programmazione aperta al contributo di esperti, operatori e cittadini. Restiamo disponibili al confronto, ma con la chiarezza che ci contraddistingue: non ci interessa partecipare a una gestione che procede per annunci e retromarce, ma lavorare affinché San Marino ritrovi una capacità di progettare il domani in modo coerente, responsabile e all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte.
Comunicato stampa – DOMANI – Motus Liberi












