San Marino. “Dobbiamo sensibilizzare i giovani alla politica”. Comitato ‘No quorum’: raccolte gia? 200 firme, obiettivo 600, ne basterebbero 511 entro febbraio.

PerottoUna premessa richiesta espressamente dai rappresentanti del Comitato ‘pro abolizione quorum referendario’.

Ricorda Fabrizio Perotto, il legale rappresentante del Comitato: “Si tratta della quota minima, calcolata numericamente, o in percentuale, dei voti espressi o dei votanti, richiesta affinche? una consultazione referendaria, sia considerata valida”.

Aggiunge: “Lo si deve spiegare ai giovani, a chi rifugge dalla politica perche? convinto che essa funzioni male, non rispetti la velocita? con cui il mondo civile si muove, perche? per avere risposte credibili si deve aspettare molto, troppo”. In sostanza la disaffezione dei padri verso la politica ed i politici pare si stia riversando sui figli.

Da qui l’importanza registrata dal Comitato “Anti quorum referendario” di muoversi in una fase per cosi? vacanziera, dove le menti e gli interessi dei giovani sembrerebbero siano rivolti altrove. Infatti dal post Epifania il Comitato riprendera? le sue serate conoscitive del problema che mettono sul tavolo: l’abolizione totale del quorum.

Gia? fissate le prossime due date: Bar Foro ai Tavolucci il 7 gennaio; la sera seguente al Roxy di Dogana.

Spiega Fabrizio Facciotto: “Il guaio e? che la politica non risponde mai alla volonta? popolare, e? distaccata appunto dalle necessita? reali ed immediate dei cittadini. Un buon referendum e? l’occasione per porvi rimedio”.

Un referendum che correrete da soli, senza l’appoggio dei partiti e senza collaborare con gli altri comitati nella raccolta firme; non e? un rischio?

“Il nostro referendum e? per cosi? piu? tecnico. Nulla abbiamo da obiettare sulla bonta? del quesito, ad esempio, sulla preferenza unica. Anzi siamo favorevoli ed auspichiamo che le prossime elezioni politiche si facciano con questa importante innovazione”.

Ecco le politiche. Una possibile crisi di Governo come inciderebbe?

“Rischierebbe di far slittare tutto al 2017. Forse per il nostro quesito sarebbe un bene. Avremmo piu? tempo per spiegare, soprattutto ai giovani, cosa comporti per la liberta? del voto, per la liberta? di espressione, per la democrazia del Paese”.

Una crisi di Governo rischierebbe di essere deleteria per il Referendum sulla Preferenza Unica che in caso di successo verrebbe rinviata di un giro elettorale.

“E? vero, sarebbe un guaio. Speriamo che il tempo, la politica, i regolamenti possano far si? che alle prossime elezioni politiche ci sia una sola preferenza”.

L’abolizione del quorum potrebbe far correre il rischio che una minoranza possa cambiare le carte in tavola, mutare Leggi…

“Noi chiediamo solo l’abbattimento di un muro aritmetico, non della Legge nel suo complesso. Il rischio e? solo teorico. Ora il conto si fa in sostanza sui favorevoli. Quindi i contrari hanno due scelte: o votare ‘no’ o a non entrare in cabina. Considerato che un terzo degli aventi diritto al voto e? non residente, il gioco per i ‘si?’ assume le difficolta? della scalata ad una ‘cima ottomila’, una vetta himalayana. Faccio un esempio: recentemente un quesito sull’interruzione di gravidanza e? passato con il 17% dei voti. Nessuna polemica da parte di quel 83% che non e? andato a votare. Se erano di parere diverso dovevano recarsi alle urne. Questa e? vera democrazia. Se ti interessano le sorti del Paese deve impegnarti. E? quanto vogliamo far comprendere ai nostri giovani che appaiono distratti sul tema politico del Paese”.

Gian Maria Fuiano, La Tribuna