San Marino. DOMANI – Motus Liberi: “Ieri paura del progresso, oggi dati fiscali all’estero senza battere ciglio: La grande contraddizione politica”

C’è una domanda che ogni sammarinese avrebbe oggi il diritto di fare: com’è possibile che chi ieri agitava lo spauracchio della “sicurezza nazionale” oggi decida serenamente di mandare all’estero i dati fiscali dei contribuenti? Una contraddizione evidente, che rivela una verità semplice: quella battaglia non era contro un rischio reale, ma contro il progresso e l’attribuzione di un risultato così importante alla nostra forza politica. Nella scorsa legislatura, l’arrivo di investitori tecnologici internazionali – come Amazon Web Services – non fu fermato da ragioni tecniche, ma da una campagna politica studiata per creare paura e confusione nell’opinione pubblica. Si parlò di “dati del Paese nelle mani degli stranieri”, di “minacce per la sovranità digitale”, si citarono rischi estremi e si diede spazio a caricature e slogan invece che a informazioni chiare. Una narrazione che, giorno dopo giorno, rese impossibile una discussione seria: si confusero volutamente la collocazione dei data center con la compravendita di dati; si fece credere che la presenza di un player globale fosse una cessione di sovranità, quando si trattava di un investimento industriale; si alimentò l’idea che innovare significasse mettere il Paese in pericolo. Il risultato fu che un progetto che poteva creare posti di lavoro, sviluppo e competenze tecnologiche avanzate venne fatto saltare per convenienza politica, non per tutela collettiva.

Una scelta che è costata a San Marino un’occasione concreta di crescita, soprattutto per i giovani e per le imprese. Ed eccoci all’oggi: è stato annunciato che verrà presto firmato l’accordo di cooperazione tra l’Ufficio Tributario e l’Università Svizzera di San Gallo, che aprirà la porta all’utilizzo di modelli di IA avanzata per il controllo fiscale nel nostro Paese. Dunque, gli stessi protagonisti di quella campagna nella scorsa legislatura, oggi annunciano l’esternalizzazione dei dati fiscali dei sammarinesi per farli analizzare da un istituto estero attraverso algoritmi di intelligenza artificiale. Non solo: lo fanno senza che questa scelta porti sviluppo, formazione o occupazione in Repubblica, ma limitandosi a pagare un servizio che avremmo potuto costruire internamente, con partner qualificati e con un ritorno economico e industriale per il Paese. Il paradosso è evidente: quando bisognava avere coraggio e scommettere sul futuro, si è scelto il freno; ora che servirebbe prudenza, trasparenza e visione strategica, si apre la porta senza esitazioni all’esternalizzazione.

Questa incoerenza pesa ancora di più perché arriva dopo una riforma IGR che ha aumentato la pressione su famiglie e imprese. Si chiede ai contribuenti di fare sacrifici, ma allo stesso tempo non si investe in innovazione interna né in un vero progetto di digitalizzazione capace di produrre valore a San Marino. Si preferisce comprare da fuori quello che avremmo potuto costruire in casa, rinunciando a sviluppo, competenze e crescita. San Marino non può più permettersi scelte dettate dal calcolo politico del momento: servono coerenza, visione e la capacità di trasformare le opportunità in realtà. Caratteristiche che questo Governo e questa maggioranza, giorno dopo giorno, continuano a dimostrare di non avere.

Comunicato stampa – DOMANI – Motus Liberi