SAN MARINO. Don Gabriele Mangiarotti: ”Difendere la famiglia per promuovere la vita”

Dobbiamo proseguire la riflessione su vita e famiglia, visto l’itinerario della nostra società in questo contesto storico.

Vorremmo partire da quanto la legislazione ungherese propone, anche perché, in questo campo, si uniscono disinformazione e malafede, per cui risulta difficile capire quanto sta succedendo: «L’Ungheria proteggerà l’istituzione del matrimonio come unione di un uomo e una donna stabilita per decisione volontaria, e la famiglia come base per la sopravvivenza della nazione… La madre sarà una donna, il padre sarà un uomo.

L’Ungheria sosterrà l’impegno ad avere figli. [Legge fondamentale dell’Ungheria Sezione L]

La dignità umana deve essere inviolabile. Ogni essere umano avrà diritto alla vita e alla dignità umana; la vita del feto sarà protetta dal momento del concepimento. [Legge fondamentale Articolo II]

Non c’è società che funzioni bene senza famiglie che funzionino bene. [Legge CCXI/2011 sulla protezione delle famiglie]»

Possiamo quindi affermare che: “La famiglia solidale è la base per una qualità di vita positiva” [Mária Kopp].

Constatare questo significa aprire gli occhi sulla prospettiva di una società sana, contro le immagini di una società malata e in declino, destinata a scomparire insieme all’aumento della povertà.

Appare chiaro che la difesa della vita deve andare di pari passo con la difesa della famiglia, e che questo sforzo implica un modello di educazione familiare che si situa in continuità con le riflessioni profonde del magistero: non possiamo dimenticare le linee di pensiero di Giovanni Paolo II, aperte alla vita e all’amore, capaci di introdurre nella convivenza umana una speranza di positività e fecondità.

Ci ritroviamo in sintonia con queste riflessioni che Giulio Meotti riporta citando un pensiero di Elon Musk, che qui non parte da principi religiosi, ma da una elementare constatazione di profonda ragionevolezza.

«Elon Musk, il capo di Tesla, padre di sette figli, sui social ha scritto: “Contrariamente a quanto molti pensano, più una persona è ricca, meno figli ha. Io sono una rara eccezione. La maggior parte delle persone che conosco ha zero o un solo figlio”. E poi: “Il collasso demografico è la più grande minaccia alla civiltà”. Infine: “L’Italia non avrà più persone se queste tendenze continueranno…”.»

 

Ci stupisce sempre l’accorgersi del silenzio che il mainstream stende su questo tipo di considerazioni, come se la censura tacita dovesse in qualche modo fare pensare che i problemi della nostra convivenza civile e politica siano ben altri.

Di questo «benaltrismo» forse dovremo rendere conto alle generazioni future.

 

don Gabriele Mangiarotti

«Il numero di aborti è diminuito del 36% nell’ultimo decennio, l’ultima volta è stato inferiore nel 1954.

Oggi, c’è stato un aborto ogni quattro nati vivi oggi, e negli anni 2000 c’è stato un aborto per ogni tre nati vivi.»