San Marino. Don Mangiarotti scrive al direttore di GiornaleSM: ”ecco cosa mi è successo venerdì sera!”

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri.

Egregio Direttore,

a volte sembra che le parabole di Gesù riprendano nuova forma, e sono quindi segno di speranza.

Scrivo a lei, per il fatto di vedere spesso i miei contributi pubblicati (e questo fatto, insieme alla pubblicazione di quanto scrivo su Repubblica.sm, mi sembra il segno che la comunicazione deve dare conto della vita reale e non delle simpatie dei giornalisti e/o delle testate).

Questa sera, tornando dalla celebrazione della s. Messa a San Francesco, come tutte le sere – a dire il vero un po’ stanco, per essere andato a piedi da Borgo in città per via del Rally – nel buio della strada, dopo il Passetto, vedo a terra qualcosa che non poteva essere un sacco nero delle immondizie. Il lampo per capire che si trattava di un uomo e subito mi sono fermato, quasi in mezzo alla strada, con le 4 frecce lampeggianti. Pochi secondi per aspettare di potere uscire (mi pare che mi abbiano sorpassato due automobili) e corro verso quello che avevo visto.

Intanto due automobili si erano immediatamente fermate e i conducenti sono scesi per prestare i primi soccorsi e chiamare il Pronto Soccorso. Quel signore caduto con la sua bicicletta non sembrava essere ferito e diceva di non essere stato urtato da nessuno. Allora, accertatomi che gli aiuti erano arrivati dagli automobilisti generosi, per non lasciare la macchina ad ingombrare la strada, me ne sono andato. Lieto per avere visto la prontezza di coloro che si sono fermati, sperando nel lieto fine della vicenda.

 

Certo, non sono stati i briganti a fare cadere quell’uomo, e il sacerdote non se ne è andato dall’altra parte.

Però il cuore generoso di qualcuno si è fermato e si è fatto prossimo.

Ogni tanto anche qualche buona notizia tira su il morale.

Grazie della attenzione.

 

don Gabriele Mangiarotti