San Marino. dopo 800 anni chiude il convento dei francescani.

p1120315I frati francescani sono pronti a lasciare San Marino. A ottobre, infatti, chiuderà il convento dei frati minori conventuali di Città. Dopo 800 anni. «Siamo in una fase di ristrutturazione – spiega padre Francesco Acquabona, il superiore – ci saranno accorpamenti. Fonderemo un’unica grande provincia». I motivi sono chiari. Fino a oltre cinquant’anni fa nel convento della Repubblica si contavano almeno trenta religiosi, ora soltanto tre. Il 90enne padre Livio, padre Francesco appunto e padre Julian, il più giovane dei tre, dai sei anni in Repubblica e terzino della squadra di calcio a cinque del Tre Penne. «C’è stato nel tempo un calo delle vocazioni – spiega – Non c’è rinnovamento. Io sono a San Marino da tre anni e sicuramente dispiace lasciare questa comunità per la quale siamo stati e siamo un punto di riferimento. Anche se in centro storico ormai vivono pochi sammarinesi e la chiesa è frequentata quasi esclusivamente da turisti».
Dal servizio all’ospedale di Stato alle funzioni religiose nella chiesa di San Francesco, senza dimenticare la Pinacoteca. «Il convento comunque non viene soppresso – precisa padre Francesco – viene soltanto ‘congelato’ in attesa di conoscere le decisioni che verranno prese in futuro. Da ottobre, massimo novembre non saremo più nel convento di San Marino e per il momento sappiamo soltanto questo. Poi naturalmente le attività legate museo, che è gestito dallo Stato, verranno comunque portate avanti ed è possibile che resti una collaborazione futura». Il primo giorno di settembre verrà infatti inaugurata nella Pinacoteca (di proprietà dell’ordine francescano) una mostra di arte sacra ‘Le lacrime di Dio’ che si potrà visitare fino a novembre. E naturalmente proseguirà anche il restauro dell’organo della chiesa di San Francesco. «Già da più di qualche tempo – racconta il religioso sammarinese – si parlava di una possibile chiusura. Questo per noi non è un fulmine a ciel sereno».
I francescani sono presenti a San Marino dalla metà del 1.200.
«Probabilmente era ancora in vita San Francesco – sottolinea il superiore –. Da quel momento è stata una presenza ininterrotta quella dei francescani sul Titano considerando che a San Marino non c’è mai stata la soppressione degli ordini religiosi. Una lunga tradizione, una presenza importante».