Obiettivo: una giustizia piu? “giusta” e tempi celeri.
Ennesimo intervento del segretario Giancarlo Venturini sulla giustizia, nell’ottica di rendere il lavoro della magistratura piu? agevole e allo stesso tempo di riconsegnare ai cittadini un settore piu? snello, con evidenti benefici per coloro che si dovessero trovare ad avere a che fare col Tribunale. In questo contesto si inserisce la richiesta al Consiglio Grande e Generale di intervenire con urgenza con la nomina di un nuovo giudice civile: decisione che si spera venga ratificata gia? in questa seduta, anche se esiste il concreto rischio di dover attendere il prossimo Consiglio, visto che i tempi si stanno dilatando.
Dalle relazioni annuali del magistrato dirigente si evince chiaramente che l’attivita? del Tribunale della Repubblica di San Marino, ha subito negli ultimi tempi un notevole incremento e una diversificazione di competenze, con una conseguente nuova geografia giudiziaria. Il magistrato dirigente ha proceduto ad una nuova assegnazione dei carichi di lavoro con modalita? che favoriscono – in forza delle recenti modifiche introdotte – la condivisione dei problemi ed il coordinamento fra i magistrati, specie in riferimento ai procedimenti piu? complessi.
Se da un lato la giurisdizione d’appello penale non presenta problemi e i dati confermano che non sussiste alcuna emergenza e che anche per la giurisdizione d’appello amministrativa non sussistono arretrati; non e? cosi? per la giurisdizione d’appello civile che, al contrario, si caratterizza per la permanenza di gravi sacche di arretrato con un trend verso l’aumento progressivo. Gia? con la Legge 10 luglio 2015 n. 102 sono state introdotte alcune significative modifiche procedurali alla disciplina dell’appello con lo scopo, fra le altre cose, di rendere piu? celere la definizione del secondo grado di giudizio ma la situazione della giurisdizione di appello civile – sulla base di quanto emerge dalle relazioni del magistrato dirigente stesse – e? ormai irreversibile e non puo? essere superata se non mediante provvedimenti straordinari, urgenti ed indilazionabili. Sulla base di tali premesse, dunque, la finalita? della Legge Qualificata “Disposizioni urgenti per l’appello civile” che si andra? a discutere in Consiglio dopo l’approvazione della Finanziaria, risulta essere quella di superare le criticita? relative alle cause civili pendenti in secondo grado e dunque dettare disposizioni per il reclutamento in via urgente di un giudice di appello.
Il consiglio giudiziario in seduta plenaria avra? la facolta? di nominare un giudice di appello con l’incarico esclusivo di decidere le cause civili di appello in pro servato alla data del 31 dicembre 2014. La durata dell’incarico del magistrato e? di tre anni non rinnovabili.
Qualora il Consiglio recepisse la richiesta del segretario Venturini (e del Tribunale), si andrebbe a completare la riforma del Civile. Una riforma della quale si sentiva la necessita? ormai da anni. Tra i punti cardine che il progetto di legge intende modificare possiamo citare: la procedura civile, la procedura concorsuale, il diritto civile, il gratuito patrocinio, il controllo preventivo di legittimita? e la procedura amministrativa. Si tratta di una materia molto tecnica e articolata e in questa sede ci limitiamo a citare solamente le significative modifiche all’appello civile, con lo scopo di disincentivare gli appelli meramente dilatori e di rendere piu? celere la definizione del secondo grado di giudizio.
La novita? piu? significativa in questo caso consiste nell’introduzione dell’esecutivita? della sentenza di primo grado qualora abbia esclusivamente ad oggetto la condanna al pagamento di una somma di denaro. L’immediata corresponsione di quanto spettante alla parte vincitrice dovrebbe dissuadere la parte soccombente dal proporre appelli pretestuosi tesi unicamente a ritardare l’esborso di denaro. In definitiva con questa riforma si avra? un processo civile piu? “giusto” e veloce nell’interesse dei cittadini che per vedere riconosciuto un diritto non dovranno piu? attendere anni.
Venturini dunque dopo avere rivoluzionato il settore penale, fa la stessa cosa col civile. E il nuovo progetto di legge per importanza e portata, puo? essere paragonabile alla introduzione della legge 100 del 2013, richiesta allora a gran voce dal Tribunale e vero fiore all’occhiello per il nostro Paese, capace di farci fare quel salto di qualita? agli occhi della comunita? internazionale.
Mediante la legge 100, lo ricordiamo, il governo ha messo in campo iniziative per prevenire e contrastare la criminalita? organizzata e per allinearsi alle raccomandazioni degli organismi internazionali: Moneyval, Gafi e Ocse. Tale normativa, in particolare, riforma la disciplina della confisca, del sequestro, dei reati in materia di armi, introduce la fattispecie dell’autoriciclaggio in conformita? alle convenzioni del Consiglio d’Europa ed alle nuove raccomandazioni del Gafi, nonche? efficaci forme di coordinamento investigativo. La riformata disciplina della confisca con l’obbligatorieta? della stessa in caso di giudizio di condanna, il superamento dello schermo delle intestazioni fittizie per eludere la misura, la confisca per equivalente, la confisca dei beni di cui l’imputato non sia in grado di giustificare la lecita provenienza nell’ambito di gravi reati presupposto del riciclaggio nonche? la revisione degli istituti del sequestro preventivo, conservativo e probatorio sono strumenti in grado di incidere in profondita? sulle radici economiche del crimine e su quell’ampia rete di rapporti finanziari su cui si basano i poteri criminali.
Gli effetti e i risultati della nuova normativa, oggi sono sotto gli occhi di tutti. I quotidiani processi per riciclaggio sono li? a dimostrarlo concretamente.
David Oddone, La Tribuna