Si è da poco conclusa la vicenda giudiziaria dell’ex consigliere Simoncini, (oggi alto dirigente sportivo), condannato per atti osceni quando era Reggente. Oltre a confermare la nostra solidarietà alla vittima ricordiamo che resta aperta ancora la procedura di sindacato della Reggenza davanti al Collegio Garante che auspichiamo possa procedere all’accertamento di eventuali responsabilità a tutela del prestigio dell’istituto reggenziale. Tralasciando gli sviluppi di una vicenda politicamente estinta, a nostro giudizio si rende obbligatoria una riflessione. L’introduzione nel nostro ordinamento del reato di molestie sessuali, fortemente voluto da RETE, è stato un grandissimo avanzamento di civiltà giuridica ma se vogliamo chiudere il cerchio occorre eliminare dalla norma la pena della “riprensione”, quell’odioso, paternalistico, ed inutile istituto che si illude di correggere comportamenti inappropriati con una semplice tirata d’orecchi. Su questo tema e soprattutto sui valori ad esso sottesi, di rispetto della persona e di tutela dei più vulnerabili, vorremmo si aggregassero tutte le persone che in questi valori si riconoscono, indipendentemente dagli schieramenti, che sono tante, presenti trasversalmente in tutti i partiti e probabilmente maggioranza in Consiglio e nel Paese. A costoro lanciamo un appello a modificare in aula quanto prima questa stortura e consegnare al Paese una legge sulla materia moderna, efficace e solidale.

RETE