San Marino. Dopo la lettera aperta di Matteo Mularoni. ”UNA LETTERA SULLA QUALE RIFLETTERE” …. di Emilio Della Balda

emilio della baldaLa lettera con la quale Matteo Mularoni annuncia di non volersi dedicare alla politica, è una lettera prettamente politica sia in termini di analisi, sia in termini di proposta. Il suo ”libero pensiero” va alla “forte instabilità di governo”; alla “paralisi dell’azione esecutiva”; alla “tangibile frammentazione delle forze partitiche”; “all’alluvione delle inchieste giudiziarie”; “ad un Paese che non ha più tempo da perdere” per progettare il nostro futuro. E’ una analisi realistica e condivisibile che io e pochi altri facciamo da tempo e che porta a convergere su una valutazione di assoluta emergenza. La pretesa partitocratica di passare la palla alla Magistratura e di proseguire con i vecchi vizi e i vecchi metodi come se nulla fosse successo, porta direttamente al baratro. Le persone più responsabili lo hanno capito da tempo.

Matteo Mularoni non si ferma all’analisi della situazione emergenziale e avanza una proposta che non è lontana dal governo della Reggenza per favorire la transizione verso una Seconda Repubblica libera e democratica. Propone infatti una “fase costituente” decisa dal popolo sammarinese per “scrivere le regole del nostro futuro”, per impostare riforme strutturali, per definire il posizionamento internazionale della Repubblica. Insomma, “un cambio di passo” e “un progetto unitario” per uscire dalla situazione disastrosa in cui ci hanno portato le lotte personali, la corruzione, gli interessi particolari, l’incompetenza, i partiti tribali. E’ una lettera che merita una seria riflessione in quanto tocca la sostanza della politica, della buona politica della quale il Paese ha assoluto bisogno per rinascere.

                   Emilio Della Balda