San Marino. Dopo la vittoria C10, Rete e su meditano su un “percorso comune”

Francesca MichelottiIl fronte civico pro-referendum, forte della vittoria plebiscitaria dei sì, è pronto a chiedere la testa del segretario per la Sanità nel Consiglio Grande e Generale di giugno. Ma anche a guardare lontano, forse insieme.

In un incontro comune con la stampa tra rappresentanti dei comitati promotori e delle tre forze politiche sostenitrici, Civico 10, Su e Rete, esprimono tutte le intenzioni di chiedere un dibattito consiliare sull’esito referendario, in cui sollecitare le dimissioni del segretario di Stato “autore” dei due provvedimenti bocciati con maggioranza bulgara dai cittadini domenica scorsa.

E se la soddisfazione, tanta, è già stata espressa all’indomani del voto, ieri comitati e partiti di minoranza rivolgono osservazioni sul da farsi e analisi più politiche. Stigmatizzata “l’arroganza pericolosa” del segretario del Pdcs, Marco Gatti. Per Francesca Michelotti, Su, le dimissioni di Mussoni sarebbero state “un dovere e una dimostrazione di democrazia”, perché “oggi non ha più il mandato popolare – sottolinea -. la gente gliel’ha ritirato con il voto”. Nel mirino anche il leader del primo partito di maggioranza, a seguito delle dichiarazioni di lunedì, in cui scansava ipotesi di crisi di governo e rimpasto. “Se non ha più i voti – lo incalza Michelotti – chi si crede di essere? la sua è un’arroganza pericolosa”. (…) San Marino Oggi