San Marino. Dopo le condanne per il Conto Mazzini, le reazioni.

La politica sammarinese non si lascia andare a troppe dichiarazioni nel giorno della sentenza del maxi processo ‘Conto Mazzini’.

In casa Democrazia cristiana è accolto con sorpresa il ‘no’ alla richiesta di una provvisionale di 250mila euro, 50mila per ciascuno dei cinque imputati, ex esponenti Pdcs. Soldi che sarebbero stati destinati in beneficenza.

«Un po’ di sorpresa c’è – dice Teodoro Lonfernini – Il non riconoscimento del danno non lo comprendo, ma questo è un giudizio che rispettiamo e che ci deve anche far riflettere. Ci siamo interrogati su tutta questa situazione ormai da un po’ di tempo a questa parte e dobbiamo continuare a farlo. Anche se in quel modo di fare politica c’è chi come me non si è mai riconosciuto».

Poi sulle dure condanne lette ieri in Aula dal giudice Felici. «Dal punto di vista umano – dice il democristiano – comprendo lo stato d’animo delle persone coinvolte. Non godo di questa sentenza, non sarebbe davvero giusto farlo. Tutto il Paese stava attendendo la conclusione di questo processo che è sicuramente storico per San Marino. E credo che, dopo le dure condanne arrivate, al di là delle persone coinvolte, tutto il Paese si debba fermare ancora una volta a riflettere. In fin dei conti si tratta della condanna di un sistema che per anni si è mosso nel nostro Paese e del quale non tutti, ma molti, hanno goduto». Il Resto del Carlino