GIORGETTI (RF) POCHI GIORNI FA HA DETTO CHE NESSUN EX CORRENTISTA DI ASSET BANCA HA PERSO UN EURO
Un decreto che porta la data del 27 luglio scorso prevede il rimborso integrale delle obbligazioni subordinate per gli ex correntisti di Asset Banca. Quei titoli, giunti a scadenza, non sono però mai stati rimborsati e un’interpellanza che voleva far luce sul perché ha ricevuto la seguente risposta: “la norma percettiva è ancora in fase di elaborazione”.
L’ordinanza del giudice Morsiani è collegata a più filoni di cui il più importante, la cosiddetta operazione titoli, ne rappresenta soltanto uno. Le carte hanno così fatto emergere come Banca Centrale grazie all’azione dei suoi ex vertici fosse diventata un istituto organicamente subalterno a poteri esterni che hanno deciso, fra le altre cose, anche la liquidazione coatta amministrativa di Asset Banca.
E se alla ne qualcuno dalla maggioranza ha preso le distanze dall’operazione titoli, Morganti ad esempio ha detto che gli ex vertici sono stati cacciati purtroppo dopo l’operazione titoli, su Asset Banca nessuno ha parlato di un’azione che non andava portata avanti. Paradossalmente anzi – come se gli errori non fossero sotto gli occhi di tutti – si continua a sostenere che va riconosciuto il merito di aver rivoluzionato il sistema e portato il cambiamento.
Non si perde poi occasione per dire come i correntisti siano stati tutelati e come nessuno abbia perso un euro, non ultimo Giorgetti durante il confronto con Alessandro Rossi a Carte Scoperte in onda mercoledì su Rtv, quando la ben più dura realtà è fatta di ex clienti sottoscrittori di obbligazioni subordinate che pur giunte a naturale scadenza non sono però state rimborsate.
Si parla di molti soldi e di molte persone che non hanno ricevuto una risposta chiara su quando potranno riavere i propri soldi. Ciò a dispetto di un decreto, il n. 89, che porta la data del 27 luglio e che all’art. 7, quello dedicato alle obbligazioni subordinate stabilisce che “con successivo provvedimento normativo saranno disciplinate le condizioni economi- che, la tipologia degli strumenti, le modalità e l’arco temporale di integrale rimborso delle obbligazioni subordinate, di cui all’art. 2, comma 1, del presente decreto-legge, emesse dal Cedente”.
In pratica il decreto 89 prevede il rimborso integrale delle obbligazioni subordinate ma a distanza di quasi un anno le obbligazioni subordinate restano da rimborsare. Un fatto non da poco sul quale ha tentato di far luce l’interpellanza del 7 mag- gio scorso presentata dal Consigliere Iro Belluzzi e a cui si è associato il Consigliere Alessandro Mancini che si sono sentiti rispondere che non ci sarebbe alcuna inadempienza perché il decreto è da ritenersi norma meramente programmatica alla quale deve far seguito la norma percettiva tuttora in fase di elaborazione.
Una non risposta che non lascia tranquilli i possessori dei titoli obbligazionari che pur giunti a scadenza non sono stati rimborsati e che stanno chiedendo a gran voce a Cassa di Risparmio che ne hanno fatto i propri soldi.
Molte scelte che la maggioranza aveva prima appoggiato dando il proprio pieno sostengo a Banca Centrale sono state considerate sbagliate ex post da membri della stessa maggioranza come Morganti che ha sostenuto come l’operazione titoli non si dovesse fare.
Ora non è accettabile che le conseguenze di scelte prese per interessi altri da quelli del Paese vengano fatte ricadere sui cittadini. E chi dice che tutti gli ex correntisti di Asset Banca hanno riavuto indietro i propri soldi deve quantomeno prendersi la responsabilità di capire come mai a distanza di quasi un anno le cose non stiano affatto così. La Repubblica