San Marino. Dr. Fabio Pedini sulla richiesta urgente interventi normativi atti sulla tassazione della attività libero professionali

pedini fabioRepubblica di San Marino 14 settembre 2016

Oggetto: Richiesta urgente di interventi normativi atti al riequilibrio ed alla parificazione della tassazione delle attività libero professionali tra la Repubblica di San Marino e  l’Italia alla luce dei recenti Trattati e Convenzioni bilaterali sulla doppia imposizione fiscale e relative normative applicative.

Con la presente, per incarico della Commissione Nazionale delle Libere Professioni, intendo mettere pubblicamente in risalto una situazione molto particolare di trattamento fiscale penalizzante per i professionisti sammarinesi.

Di fatto  in Italia, ad un libero professionista sammarinese o residente in RSM, nel caso esso operi in territorio italiano per svolgere la propria attività intellettuale e di iscritto all’Albo, vengono applicate attualmente RITENUTE D’IMPOSTA ALLA FONTE pari al 30% dell’importo fatturato, ivi comprese  le spese accessorie; mentre ad un professionista “italiano” non residente in RSM per svolgere la sua attività in RSM dovrebbero essere applicate, ma non sempre lo è con certezza,  RITENUTE D’IMPOSTA ALLA FONTE PARI AL 20% del fatturato escluse le spese.

Ora la C.N.L.P. (Commissione Nazionale Libere Professioni) che raggruppa e rappresenta tutti gli Albi ed Ordini Professionali sammarinesi regolarmente costituiti per Legge dello stato,  ha richiesto da  anni alle autorità e Segreterie di stato competenti di provvedere urgentemente a normare e parificare le leggi in materia di doppia imposizione, e collegate, in modo che:

  1. il trattamento impositivo tra Italia ed RSM sia uguale al 30% od al 20 % ma paritetico e soprattutto controllato da un Ente Pubblico preciso e/o dagli ordini professionali mediante “opinamento” obbligatorio delle parcelle.. pena il non pagamento.;
  2. sia reso obbligatorio per il professionista italiano rendere al proprio committente sammarinese pubblico o privato (ivi compreso il Tribunale Unico e le Aziende di stato ecc. ecc.), originale o copia della fattura debitamente vistata dal corrispondente Ufficio fiscale (corrispondente al nostro Ufficio Tributario), così come analogamente stanno operando i professionisti sammarinesi per prestazioni effettuate all’estero;
  3. sia reso obbligatorio anche per il professionista esterno applicare lì’imposta complementare del 3% e la trasmissione SMAC ai committenti privati.

Ciò si rende necessario ed urgente in quanto ci risulta che a  molti professionisti italiani e non residenti che svolgono la propria attività professionale in RSM (Tribunale, Segreterie Territorio, Aziende Statali, ISS, ecc.)  non vengono applicate le Ritenute d’Imposta ancorché solo del 20% e spesso gli stessi non dichiarano questi redditi prodotti all’estero. Ciò crea ovviamente  una disparità di trattamento fiscale oggettivo e di fatto una  concorrenza sleale con i professionisti locali penalizzati da  “pesanti” sconti pratici sulle parcelle che non possono trovare giustificazione alcuna, se non ipotizzando evasioni o mancate dichiarazioni dei redditi prodotti da professionisti italiani e non  all’estero (RSM in questo caso).

Tutto ciò va a sommarsi ad uno stato di crisi economica sistemica per cui gli effetti conseguenti divengono devastanti, i nuovi professionisti non hanno, e non avranno per anni, alcuna prospettiva professionale in territorio sammarinese.

Le nostre raccomandate alle Segreterie degli Interni, delle Finanze, del Territorio ecc rimangono, ad oggi, dopo anni, lettera morta per cui ho deciso di darne pubblica informazione sperando di ottenere miglior riscontro….nei lettori.

Dr. Fabio Pedini

Presidente C.N.L.P.

                               

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