San Marino. Dr Manzaroli su Repubblica Sm: “E’ sempre l’ora dei PAVESI-ni”

Cari Lettori il breve e rovinoso regno di Attilino è finito.
Lascia un cumulo di macerie e di conflitti che il nuovo Segretario di Stato Roberto Ciavatta dovrà tentare di rimuovere nell’ambito, si spera, di un progetto di rilancio credibile che ridia prospettiva al sistema Iss, altrimenti destinato ad un declino irreversibile.
E’ stato affidato un interim al dr Pavesi, sicuramente il meno peggio dei tre, ma sicuramente corresponsabile delle scelte o non scelte fatte.
Salutiamo Attilino senza acredine ma senza nessun rimpianto. in questi tre anni è riuscito a scontentare tutti, ma proprio tutti.
In questi tre anni ha fra l’altro continuato a fare il valutatore per l’area vasta – attività doppiamente incompatibile con il suo ruolo – autogiustificandosi giorni e giorni di assenza, mentre qui le cose non andavano sicuramente per il meglio.
L’ISS come principale colonna del walfare sammarinese merita un rilancio. i cittadini sono particolarmente sensibili ed attenti. non si può sbagliare nessuna mossa!
Per effettuare il rilancio del sistema universalistico ma aperto, è necessaria una riorganizzazione che semplifichi una macchina troppa farraginosa e pletorica e metta i cittadini al centro delle attività di prevenzione, di diagnosi e cura e previdenziali.
Non dobbiamo necessariamente adottare modelli esterni, dobbiamo partire dalle nostre peculiarità ed aprirci al confronto ed alla crescita professionale, premiando non i ruoli fittizi ma la capacità, l’impegno, il sapere, l’aggiornamento continuo.
Ci sono risorse umane e professionali capaci di cogliere questa sfida.
Nel prossimo articolo cercherò di esporre a proposito alcune idee.

Sul Medioriente
Ora vorrei usare questo spazio per riflettere un attimo anche su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Apparentemente sono avvenimenti lontani e sui quali una piccola realtà come San Marino e, ancor meno, ogni singolo cittadino, possono ben poco. Ed in realtà forse è proprio così. Ciò nonostante ogni riflessione ed ogni presa di posizione può in qualche modo influire su una situazione che avrà sicuramente importanti e gravi ripercussioni sulle nostre società e sul nostro modo di vivere e di pensare.
Una prima nota; Trump è un Presidente atipico, improvvisatore, imprevedibile. parte dal presupposto che gli Stati Uniti non sono “primus inter pares” dell’occidente, ma sono “first” che tradotto significa; i padroni del mondo e fanno quello che gli pare, anche contro la NATO e contro gli alleati e specialmente contro l’Europa. Penso che questo sia sbagliato!
Il confronto – conflitto USA –Iran non nasce questi giorni. dobbiamo risalire al colpo di stato contro il premier liberale Mossadeq, ordito dalla CIA nel 1953 per impedire la nazionalizzazione dell’industria petrolifera ed il susseguente potere assoluto dello scia Reza-Phalawi, un fantoccio filo occidentale, che ha consentito lo sfruttamento petrolifero del Paese da parte dell’occidente.
Le dinamiche innestate dal colpo di stato, sono sfociate nel 79 nella rivoluzione islamica e nell’avvento al potere dell’Ayatollah Khomeini. Ci può non piacere, possiamo pensare che le teocrazie siano anacronistiche ed illiberali, ma forse dobbiamo concedere che sono solo gli iraniani a dover decidere. L’America ha anche “esportato la democrazia” guarda casa sempre li nel cuore petrolifero del mondo, con la prima (1990) e la seconda guerra (2003) contro l’IRAQ, innescando ulteriore instabilità di cui fra l’altro si è avvalsa l’ISIS, ora apparentemente sconfitta. Inoltre nell’area il più fedele alleato degli Stati Uniti è Israele che da decenni porta avanti una politica coloniale di espansione nei territori palestinesi e di persecuzione di quelle popolazioni che legittimamente ambiscono ad un proprio stato nazionale.
Contro questa politica israeliana, sempre difesa dagli USA, non si può dire niente perché si viene immediatamente tacciati di razzismo antiebraico.
Insomma un bel caos, ben rimescolato e portato all’ennesima potenza dall’uccisione da parte degli USA del generale iraniano Soleimani. Gesto stupido e provocatorio che è riuscito a ricompattare il regime iraniano, a fornire alla Russia un ulteriore possibilità di penetrazione nell’area, ad innescare un meccanismo che può portare ad un conflitto generalizzato o ad una crisi economica di proporzioni inimmaginabili.
La piccola Repubblica di San Marino potrebbe compiere un gesto forte ed indipendente; riconoscere lo Stato di Palestina con capitale Gerusalemme est come prevede la risoluzione dell’ONU 181 del 29 novembre 1947 (partizione della Palestina in due stati; uno arabo ed uno ebraico).
Sarebbe veramente un gesto piccolo ma di portata storica.

Dario Manzaroli su Repubblica Sm