Stiamo meglio o peggio di prima? Superato il giro di boa della legislatura, è proprio vero che niente sia cambiato? Il mondo intero è cambiato in questi due anni di pandemia, poi è arrivata la guerra con il suo doloroso rosario di conseguenze che stanno colpendo i Paesi e le persone.
Eppure, c’è gente che vede San Marino come un miraggio. Perché? Basta solo pensare a come sarebbe andata l’emergenza sanitaria se all’ISS ci fosse stato Franco Santi e se al governo ci fossero stati gli amici della cricca. Avrebbero pensato ai malati, ad allestire un reparto di isolamento, a curare le persone a casa, a riorganizzare tutto l’ospedale, a lavorare giorno e notte per trovare i vaccini e tutti gli altri farmaci per i malati gravi? È davvero difficile immaginarlo.
Invece, in questo inferno, si è pensato a sistemare anche il bilancio dell’ISS, che fino al 2020 non era stato firmato dal collegio dei sindaci revisori. Non è importante? Noi pensiamo di sì! Anche alla spesa è stato messo un freno: nonostante costi che sono lievitati in maniera esponenziale proprio per la pandemia, l’ISS ha speso meno degli anni precedenti. Qualcosa vorrà dire. Poi c’è tutto il resto, ma ne abbiamo già parlato diffusamente. Se non bastasse, che si provi a fare un giro in qualche pronto soccorso delle città vicine per vedere come vanno le cose nel mondo reale.
La giustizia. Era nel caos più totale, con arretrati spaventosi, un’immagine esterna degna da Paese del Terzo Mondo, con tribunale e politica che si ricattavano a vicenda, giudici che si denunciavano tra loro, continui ammonimenti dagli organismi internazionali. Appena un mese fa, invece, è arrivato il plauso del GRECO. Adesso i processi vengono celebrati, i protagonisti delle vicende più scabrose sono rinviati a giudizio, i giudici non scrivono più tutti i giorni sui giornali. Qualcosa è cambiato, o no?
La pachidermica PA sammarinese, arretrata su tutto, lenta e inefficiente, ha introdotto numerosi servizi online; certificazioni, pagamenti e appuntamenti che si possono fare sul sito, senza andare negli uffici. Durante la pandemia, i dipendenti hanno potuto lavorare in smart working e hanno avuto lo stesso trattamento dei lavoratori privati. Annullati i privilegi. Perfino i congressisti si sono ridotti lo stipendio. Non era mai successo. Risolto il problema delle stabilizzazioni, prima all’ISS poi negli altri settori PA. Sarà l’ultimo provvedimento in questo senso, perché è stato introdotto un meccanismo che eviterà per sempre il precariato.
Le assunzioni non si fanno più tramite delibera di Congresso, ma con i concorsi, anche per gli insegnanti (non si sa da quanti anni non si facevano più), con l’introduzione di tutte le clausole di salvaguardia per la trasparenza e per gli eventuali ricorsi (c’è sempre chi è scontento).
Il decreto cani per colpire eventuali maltrattamenti sugli animali domestici e selvatici. Incredibile, ma se per caso si fosse trovato il colpevole dell’avvelenatore, non si sarebbe potuto perseguire perché non c’era la legge.
Sì, però manca ancora l’ICEE (indicatore condizione economica equità), il corrispettivo dell’ISEE italiano. Il passato governo aveva fatto la legge, ma in sostanza aveva creato uno scatolone vuoto perché per riempirlo bisogna superare una marea di problemi. A San Marino è molto facile nascondere redditi e proprietà, ad esempio con il trust, dove dentro ci si può mettere di tutto e nessuno può andare a vedere. Così accade che personaggi notoriamente ricchi, o straricchi, percepiscano il sussidio dello Stato perché dimostrano meno di 10mila euro di reddito all’anno. Ma vivono nei villoni e hanno tre Ferrari nel garage, tutto nascosto nel trust. Poi c’è il lavoratore che è riuscito a mettere via negli anni qualche decina di migliaia di euro e viene super tassato. Insomma c’è tutta un’impalcatura normativa da rivedere e calibrare prima che l’ICEE possa essere introdotto. Cosa che si sta facendo.
Il debito pubblico. È enorme lo sappiamo, ma ormai si è capito anche chi l’ha fatto e chi lo sta pagando. Non solo, ma si stanno avviando azioni di responsabilità verso gli autori che l’hanno creato e quelli che l’hanno favorito. Ci vorrà un po’ di tempo, ma la politica non demorde, e il tribunale nemmeno.
La cultura. Non si era mai visto negli anni passati un calendario così intenso di concerti estivi dell’Istituto Musicale che finalmente ha trovato una sede dopo oltre dieci anni di esodo e che quindi sta mettendo in cantiere una serie incredibile di iniziative e di progetti. Merito indubbiamente del su giovane presidente e del direttore, che hanno un incredibile entusiasmo, ma anche delle Segreterie di Stato che hanno creato le condizioni affinché si potesse instaurare un equilibrio tra gli istituti scolastici di Città e i giusti diritti dell’IMS. Chi è che aveva parlato di impoverimento culturale? Che dia un’occhiata al cartellone per vedere quanto si sbagliasse.
Tante conquiste, una dietro l’altra che dovranno continuare perché i guasti sono tantissimi e non tutti sembrano dimostrare il necessario interesse per il paese e per il benessere della comunità.
a/f