Mesi orsono è stato licenziato il Vice- Direttore della Cassa di Risparmio Vladimiro Renzi in modo clamoroso, ma né la banca, né il governo hanno reso pubbliche le motivazioni. Hanno lasciato il campo alle chiacchiere da bar pur di non svelare il….grande segreto, nonostante l’interesse pubblico che ha sempre rivestito la Cassa di Risparmio. Tanto più oggi che lo Stato ha versato una somma superiore al 100% del capitale sociale, anche se la DC rifiuta di intestare la completa proprietà allo Stato che è titolare solo del 47%. Intanto continuano senza soste le manovre della cricca per prendersi anche la Cassa di Risparmio, oltre al territorio, alla finanza, alla stampa, ai partiti, al governo, all’anima del Paese.
Ora, si apprende che Banca Centrale ha licenziato, Andrea Vivoli, un alto funzionario molto considerato sul piano professionale. Nessuna motivazione viene resa pubblica per un evento tanto rilevante. Questo avviene dopo la precipitosa fuga del vertice messo sotto processo e la nomina del nuovo avvenuta in modo strano. Anche questo licenziamento diventa un caso emblematico e fa ben comprendere l’opacità del sistema e la gestione politica indecente del settore finanziario. La politica governativa strumentalizza, si intromette, si divide clamorosamente, entra in confusione.
Due stranissimi licenziamenti dunque, coperti da mistero che abbattono la già minima credibilità del sistema bancario. Se non facciamo i conti con la cricca che devasta il Paese e con i suoi servi sciocchi; se non smascheriamo i giochi, gli attori, i burattini e le complicità; se non viene detta tutta la verità al Paese, facciamo una brutta fine.
Emilio Della Balda
