Riceviamo e pubblichiamo
E’ di ieri la notizia che l’Unione Donne Sammarinesi proporrà un referendum per arrivare a una depenalizzazione e legalizzazione dell’aborto. In una nota emessa dal movimento si legge a chiare lettere che: “Dopo 18 anni di dinieghi e rimandi da parte della politica, incalcolabili istanze d’Arengo e due progetti di legge rimasti nel cassetto, è arrivato il momento che i cittadini scelgano per il diritto alla genitorialità consapevole”.
Su un altro tema, molto attuale e sensibile, il prestito ponte contratto con la società CARGILL Repubblica Futura aveva preannunciato, alcune settimane fa, sempre con una nota: “Abbiamo intenzione di avviare quanto prima le procedure per un referendum contro il decreto legge 212, che va eliminato nei tempi più brevi possibili per garantire la sopravvivenza al nostro Paese”.
Pur da ambiti nettamente diversi si tratta di due temi che hanno una forte valenza politica, sociale, culturale ed economica. Due temi che metteranno alle corde principalmente la Democrazia Cristiana. Sia per le implicazioni etiche in materia di aborto che per quelle connesse alla stretta attività di Governo alla luce dell’operazione CARGILL gestita in prima linea dalla Segreteria alle Finanze.
Democrazia Cristina messa, peraltro, nel mirino dalla costituenda “Area Democratica” che, sempre seguendo le dichiarazioni di uno dei suoi principali attori (Augusto Michelotti), si pone l’obiettivo di costruire una alternativa al partitone di Via della Scalette magari depurata residuati bellici di orientamento socialista.
Tra referendum, tra ridicoli coronoprogrammi rilanciati da stralunati membri di Governo per dare un tono all’attività di Governo ed una certa suspence sull’arrivo dei vaccini ne vedremo delle belle.
Un lettore