San Marino. Duplice suicidio a Galazzano. ”E’ Ilaria? Siamo tutti distrutti dal dolore, sembrava felice della sua vita”

«E’ Ilaria? E’ vero quello che è successo?». La morte della fioraia è un tam tam a San Marino, amici e conoscenti non riescono a crederci. Una cliente continua a chiedere informazioni ad alcune persone fuori dal negozio ‘Il giardino di Ginevra’, dove Angela Ilaria Lagno lavorava insieme a un socio e a una dipendente. Sulla porta a vetri è attaccato un foglio con lo scotch, sopra c’è scritto in stampatello con il pennarello nero: ‘Chiuso’. I fiori sono ancora disposti all’esterno. Vasetti di lavanda e campanule colorate adornano l’entrata, niente fa pensare al tragico epilogo di una mattinata di disperazione. Ilaria non li aveva spostati all’interno, sarebbe dovuta tornare.
La donna era andata alla falegnameria a Galazzano per raggiungere il suo compagno, Roberto Marchetti, con cui stava insieme da anni. Lì ha scoperto che l’uomo si era impiccato e ha perso la testa. Voleva entrare nello stabile, ma la Gendarmeria lo ha impedito. Voleva abbracciarlo, non poteva credere che Roberto avesse deciso di farla finita. Non riescono a crederci neanche i titolari e le dipendenti delle attività vicino al negozio di fiori.
ACCANTO al fioraio, in via Rivo Fontanelle, c’è il bar gelateria Porta Romana e la tabaccheria Settebello. Amiche e vicine non hanno parole. Arrivano dei clienti con le lacrime agli occhi e non riescono a dire nulla, non vogliono dire niente. «E’ una tragedia inspiegabile». La dipendente di un negozio scuote la testa. «Questa mattina è venuta qui, ha preso il caffè, abbiamo parlato, non potevo immaginare che sarebbe stata capace di un gesto del genere. Ilaria era una donna allegra, aveva un bel carattere, scherzavamo. Faccio fatica a pensare che sia reale. Aveva una figlia, era felice della sua vita». Il Resto del Carlino