”Negli anni 60 una canzone divenne resa popolare da una cantante di nome Caterina Caselli, per chi se la ricorda era detta anche ” Il casco d’oro” per l’ acconciatura dei suoi capelli biondi, tale canzone era intitolata : Nessuno mi puo’ giudicare. Se qualche nostalgico se la ricorda, iniziava con la seguente frase: ” La verita’ mi fa male lo sai “.
Molto probabilmente un certo ex Presidente della ormai innocua Consulta dei Sammarinesi residenti all’ esterno dei confini della nostra Repubblica, avendo letto quanto pubblicato on line su ” Giornale.sm”, dalla penna di Luciano Francioni, ha dovuto rendersi conto che la verita’ fa male, e lo ha propulso a rispondere con una mitragliata di rimproveri e mezze offese, rivolte ad un cittadino Sammarinese che aveva scelto di esercitare il suo diritto di espressione.
Questo ex Presidente rappresentante la comunita’ Bolognese, nelle sue critiche puntate verso il Francioni, lo ha descritto similmente ad un bombardiere che sgancia ordigni senza discriminazione o carenza dei danni causanti. Da notare e’ che se quelle ” Checche ” delle forze alleate Anglo-Americane non avessero scacciato l’ invasore d’oltre Cortina da San Marino, oggi invece di salutare parenti e amici augurando ” Buon giorno ”, l’ ex Presidente (A Bologna) dovrebbe dire; ” Heil Hitler ”.
Inoltre, lo stesso ex Presidente afferma che Luciano Francioni e’ come un lupo solitario o associato a pochi altri che pensano come lui, e che il” Duro lavoro” della Consulta ha fruttato beni e miglioramenti enormi. Ebbene che si prepari ad un altro male che la verita’ causa. Dopo decine di Consulte il cittadino all’esterno non puo’ votare come il fratello all’interno, un giovane deve ricordarsi di scegliere di essere anche Sammarinese entro il diciottesimo anno, a rischio di venire esonerato o cancellato dai registri delle segreterie. Per quanto riguarda il suo cambiamento ottenuto contro il famigerato articolo 7, da prima ad adesso e’ differente come una mezza dozzina e sei unita’. Ci chiediamo quante sedute di “Lavoro duro” svolto dalla Consulta saranno necessarie prima che non sia obbligatorio dover ottenere un certificato di ” buona condotta ” rilasciato dal Precinto di Polizia pertinente al luogo di residenza per presentarlo al Consolato della nostra Repubblica per rinnovare il passaporto di noi cittadini Sammarinesi in America? Cosa ha concluso la Consulta per proteggere la sovranità’ della nostra terra, e i nostri diritti di essere uguali a tutti?
Come migliaia di emigrati il Francioni sa estremamente bene cosa e’ il lavoro duro, e ha imparato a dire pane al pane e vino al vino, ma non si sognerebbe mai di alludere o paragonare dei suoi concittadini a cani e tacchini, ma evidentemente l’ex Presidente e’ un’ esperto nel riarrangiamento di parole altrui.
Per ASER, L Francioni