E’ alquanto strano che la Democrazia Cristiana abbia fatto un errore politico talmente grande da aver perso la elezione dei nuovi Capitani Reggenti e nello stesso tempo aver compattato la sinistra spezzatino.
Ma quando si esprime eccessiva arroganza al punto di volere imporre una coppia di Reggenti, dettata da altri poteri, al Consiglio G.e G. può avvenire che le altre forze politiche, in uno scatto di dignità, reagiscano presentando una soluzione alternativa. E così, è avvenuto che i gruppetti che hanno sempre agito con timore reverenziale verso il partitone, hanno finalmente capito che l’unione fa la forza e hanno nominato una Reggenza alternativa a quella pretesa dalla DC.
Per la DC è una sconfitta che non ha precedenti ed ha il pregio di aprire una profonda riflessione sul futuro della politica sammarinese. Infatti, ora il re è nudo perché in un colpo solo ha perso la centralità politica, ha dato ossigeno e forza ai piccoli partiti, li ha compattati, ha dimostrato la sua incapacità di analisi, ha evidenziato la sua debolezza. Anche la cricca dominante e troppo pretenziosa ha ricevuto un duro colpo, facendo capire ai cittadini che non è invincibile.
Ora, con l’approssimarsi delle elezioni e con il governino in terapia intensiva, bisogna che lo “spezzatino” ritrovi la sua unità sull’antica e nobile vocazione democratica, riformista, progressista, per ritornare alla guida del Paese con un progetto di radicale cambiamento nei metodi di governo, nei programmi da realizzare, nella moralità della politica. La strada è aperta. Sapranno i progressisti percorrerla fino in fondo?
Emilio Della Balda