San Marino. E’ Daniela Mainardi, responsabile dell’ufficio spedizioni, la ”furbetta del cartellino”. Rinviata a giudizio rischia fino a 6 anni di carcere

Daniela MainardiGuai grossi per una Dirigente pubblica che ora rischia la prigionia da 2 a 6 anni, nonché la perdita definitiva del posto di lavoro. L’imputata, già rinviato a giudizio, dovrà rispondere nell’udienza del primo novembre, del misfatto di truffa aggravata ai danni dello Stato perché, quale dipendente pubblico, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri, induceva in errore l’Ente Pubblico, usufruendo, sia in entrata che in uscita, della timbratura del badge eseguita, su sua disposizione, da altri dipendenti dell’ufficio, suoi sottoposti. Così – secondo l’ipotesi di accusa – attestava falsamente la sua presenza in ufficio, sottraendosi al normale orario di lavoro e sfuggendo all’obbligo di recuperare le ore di assenza. In tal modo, si procurava un ingiusto profitto, da rinvenirsi nella indebita percezione della porzione di retribuzione conseguita in difetto di prestazione lavorativa, con pari danno dello Stato, economicamente apprezzabile a fronte dei periodi di assenza complessivamente valutati In particolare, venivano accertate dalla Direzione Generale della Funzione Pubblica le seguenti condotte:
– In data 20 febbraio 2014, la timbratura da parte della Dirigente registrava l’ingresso alle 8:10, mentre alle ore 8:40 (l’orario di ingresso nella P.A. è 8:15) la responsabile dell’Ufficio non era ancora entrata in sede;
– Il 21 febbraio 2014, la timbratura da parte della Dirigente registrava l’ingresso alle 8:10, mentre alle ore 8:35 la responsabile dell’Ufficio non era ancora entrata in sede;
– Il 7 marzo 2014, la timbratura da parte della Dirigente registrava l’ingresso alle 8:10, mentre alle ore 9:00 la responsabile dell’Ufficio non era ancora entrata in sede;
– Il 20 marzo 2014, la timbratura da parte della Dirigente registrava l’ingresso alle 8:10, mentre la stessa sembrava sopraggiungere poco prima della 8:30;
– Il 26 marzo 2014, la timbratura da parte della Dirigente registrava l’ingresso alle 8:10, mentre la stessa risultava accedere all’ufficio successivamente alle 8:18, in orario prossimo alle 8:26;
– Il 17 aprile 2015 la timbratura da parte della Dirigente registrava l’ingresso alle 8:10, mentre la stessa non risultava presente in ufficio almeno fino alle 11:40, orario in cui veniva contattato telefonicamente l’ufficio per verificarne la presenza. In tale data, la timbratura da parte della Dirigente registrava l’uscita alle 14:15, mentre la stessa già alle 13:50 circa non risultava più presente in ufficio. Da segnalare anche l’aggravante di cui all’art. 90, 1 comma, n. 2, avendo posto in essere tale condotta abusando della propria autorità, quale Direttore nei confronti dei sottoposti. Tolleranza zero dunque da parte dell’Amministrazione per i cosiddetti “furbetti del cartellino”. La Tribuna

nota del Direttore: ”Giornalesm.com si rende disponibile alla pubblicazione, con prove inconfutabili, di qualsiasi altro caso di ”furbetti del cartellino”. Garantiamo l’anonimato e provvederemo, una volta pubblicato l’eventuale articolo, a presentare l’esposto in Tribunale per denunciare questo odioso reato. Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com