San Marino. E’ fatta! A giorni il battesimo ufficiale della Federazione Socialista… E Pedini Amati già fa le valige!

L’annuncio dovrebbe arrivare a giorni: PSD, PSS ed Elego saranno -dopo la telenovela degli ultimi mesi- nuovamente riuniti sotto l’ombra di un unico “Garofano”. Non sarà, per ora, un vero e proprio matrimonio, ma una convivenza. Infatti, la prima fase concreta di questa fino ad ora tormentata unificazione sarà si una casa comune, ma con appartamenti separati.

Nasce, quindi, la Federazione Socialista, sotto il cui tetto troveranno casa sia il Partito Socialista, sempre più a guida Augusto Casali, che il Partito dei Socialisti e dei Democratici, oltre che Elego fondata a suo tempo da Paride Andreoli. Certo, il fidanzamento è stato quanto mai travagliato e ha registrato la “fuga” di Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini, oltre a non aver mai visto protagonista il MIS di Rossano Fabbri, oggi confluito in una alleanza liberal-riformista con i due transfughi del PSS e la componente liberale dell’ormai superato NPR che fa capo a Gian Nicola Berti.

Non si può parlare, quindi, di una vero e proprio superamento della diaspora socialista, visto che alcune forze di quell’area non hanno aderito (o non sono state invitate?) alla nuova federazione. E, a ricordare ciò, ci pensa oggi Federico Pedini Amati, pochi mesi fa deciso nel portare il suo Movimento Democratico all’interno del Psd e oggi con le valige pronte e il biglietto dell’autobus con destinazione Demos già acquistato…

Del resto, gli obiettivi di una grande forza socialista unitaria perseguiti dallo stesso Pedini -ovvero la creazione di una alternativa alla Democrazia Cristiana– cozzavano clamorosamente con l’idea di centralità politica del resto della compagine. O, meglio, una centralità sul lungo termine con, nell’immediato, il superamento della forte frammentazione dell’attuale maggioranza, la cui azione politica di governo è costantemente bloccata da individualismi e dictat di piccole o improvvisate forze politiche e individualismi.

Infatti, il PDCS alleato con una forza socialista non più frammentata, potrebbe conquistare alle urne la maggioranza dei seggi consiliari con un ampio margine di stabilità vista l’attuale legge elettorale. Ciò -se confermato nel voto vero- darebbe vita ad un governo frutto del compromesso fra due sole forze politiche e permetterebbe, per un semplice calcolo matematico, di superare gran parte delle problematiche che rendono inefficace l’azione dell’attuale governo.

Ma questa è un’altra storia… L’attualità è l’impatto che la Federazione Socialista avrà sull’assetto politico attuale. Due saranno gli effetti più dirompenti:

La spinta decisiva al Pdcs a decretare la fine di questa legislatura;

Il ritorno sotto al Garofano di tanti socialisti oggi confluiti in forze politiche che con l’ideale socialista hanno ben poco a che spartire

Non resta che attendere, al massimo entro la fine della settimana prossima, l’annuncio ufficiale della nascita di questa attesa Federazione Socialista fra tre delle quattro forze di quell’area. O, meglio, vista l’annunciata “fuga” di Federico Pedini, di tre delle quattro e mezza forze socialiste sammarinesi.

Non resta che attendere, si diceva, l’annuncio ufficiale e vedere che impatto questa Federazione avrà sulla compattezza delle altre forze politiche, con particolare attenzione verso Libera e Rete, due forze politiche che a suo tempo, quando la diaspora socialista imperava, accolsero non pochi socialisti fra le loro fila. Personaggi che oggi, con un socialismo meno frammentato, probabilmente decideranno di rientrare alla base…

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari