San Marino. ”E il gallo cantò. Tre volte” …. di Federico Pedini Amati

Pedini AmatiArresti importanti a San Marino, finalmente si inizia a respirare quell’aria di cambiamento che serviva a dare nuovo impulso a questo Paese. La giusta iniezione di fiducia alla cittadinanza, ma senza esultare, perché fortemente provata dopo tutti questi mesi/anni di crisi che San Marino sta affrontando. La prova che se si vuole cambiare, si può cambiare. Partendo da noi stessi, eliminando il marcio interno, senza cercare troppi escamotage o alibi esterni. La crisi di San Marino è prima dentro ai nostri confini, come ho già avuto modo di dire da diversi anni, occorre ripartire da noi, dalle nostre risorse, dalle nostre energie, pulendo tutto ciò che è corrotto, malato, sporco.
Riciclaggio, associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio alla corruzione e al clientelismo, queste sono solo alcune delle accuse mosse nei confronti di illustri indagati. Pare addirittura vi siano movimentazioni di ingenti somme di danaro riconducibili a mafia e apparati criminosi. Un mondo “ sommerso “ incredibile e infame se accertato.
Gli arresti eccellenti quindi di questi ultimi mesi che hanno visto protagonisti, tra gli altri, due esponenti di spicco del mondo politico Sammarinese, Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi, altro non fanno che conclamare una sconfitta di tutti, di tutto un paese che ha creduto suo malgrado e sostenuto per anni, troppi anni, un sistema finto e corrotto, se confermato, formato per lo più da avventori politico/affaristici senza scrupoli e senza dignità che hanno immaginato il loro/nostro paese come “ Cosa Loro “ lasciando raccogliere le briciole di un’ indotto malato ad un intero paese, illudendolo che si trattasse del mondo reale.
Fa molto parlare di sé la Magistratura in questi giorni, in bene e in male a seconda dei punti di vista, ma una cosa è certa, oggi abbiamo la prova provata finalmente, per la prima volta nella storia Sammarinese, che la Magistratura e alcuni Uomini in Divisa Coraggiosi, e ce ne sono tanti in tutti i corpi, non dipendono per fortuna dalla politica, quella stessa politica che spesso ha pensato di poter disporre di tutto e tutti a proprio vantaggio, sentendosi intoccabile e pensando di manovrare dall’interno e a loro piacimento le Istituzioni che loro stessi avrebbero dovuto rappresentare e difendere.
Quella stessa Magistratura che io stesso ho aspramente criticato e spronato più volte nell’andare fino in fondo su tutto, soprattutto perché solo qualche anno fà sembrava immobile, sembrava vedesse e sapesse e però pareva pietrificata di fronte al gravoso compito che aveva davanti, cioè quello di dover una volta per tutte intraprendere strade tortuose, difficili e forse impopolari in parte, ma che comunque rimanevano e rimangono a mio avviso indispensabili e di loro esclusiva competenza.
Oggi mi tolgo il cappello di fronte ad una serie di eventi impensabili solo qualche tempo fa e messi a segno dal Tribunale della Repubblica di San Marino e dagli investigatori che hanno permesso che i fatti emergessero in maniera inequivocabile fino al punto che si sono rese necessarie numerose restrizioni cautelari. La portata delle accuse, se confermate, è davvero drammatica e incredibile.
Preciso, con cognizione di causa purtroppo, che l’aspetto umano legato ai sentimenti che provano le famiglie degli imputati in questo momento, qualunque essi siano, è un aspetto che non può essere oggetto di speculazione ideologica e politica e che tale ambito va rispettato e lasciato rigorosamente privato.
San Marino e i Sammarinesi però si meritano di ricominciare, gettando le basi di un’ economia sana, sfruttando la meraviglia del nostro centro storico, comprendendo appieno le possibilità che ha una
Repubblica autonoma che può legiferare secondo le esigenze della cittadinanza, perché ne è a stretto contatto. San Marino può essere un paese all’avanguardia, può uscire da questa crisi, tuttavia, il primo passo è quello di sradicare e bonificare quella parte di paese avariato.
E appunto per questo mi sorge una riflessione spontanea, ovviamente questi arresti hanno creato indignazione ovunque, molti non appena venuti a conoscenza dell’arresto dei due ex Segretari di Stato hanno lanciato un grido di disapprovazione, sdegnati, stupiti, come se nessuno sapesse, come se in questo paese non esistesse la corruzione, tutti pronti a negare qualsiasi tipo di conoscenza o connivenza, come se queste persone non avessero sostenitori, “ amici “, collaboratori, complici ……. tutti spariti ? Penso proprio di no. Per fortuna qualcuno dietro alle telecamere ai riflettori e al clamore ci ha riportato alla realtà, bella o brutta che sia, da li bisogna ripartire.
E il gallo cantò. Tre volte.
Consigliere della Repubblica di San Marino
Federico Pedini Amati