Non vi nascondo che oggi, nello scrivere questo commento, questa analisi, mi sento un poco in difficoltà. Quasi -anzi senza quasi-, in imbarazzo. Chi sono io, del resto, per criticare o “correggere” una “penna” come quella di un Caporedattore e Inviato di una realtà editoriale italiana del calibro de “IlSole24Ore”?
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Mi riferisco, ma i più attenti di voi lo avranno già capito, a Roberto Galullo e al suo lungo articolo pubblicato nelle scorse ore sul quotidiano di Confindustria: “Ue, ecco perché l’Italia frena l’ingresso di San Marino (e Andorra) in Europa”. Interessante, in senso generale gratificante, che il gota dell’informazione economico-finanziaria italiana si interessi all’attualità sammarinese… Ma sarebbe, ritengo, ancor più interessante se lo facesse senza confondere “fischi” per “fiaschi”…
“Così -si legge su IlSole24Ore- l’accordo di adesione alla Ue, proposto dalla Commissione europea al Consiglio europeo il 26 aprile 2024 e che, di proroga in proroga, ora viene annunciato a San Marino come possibile entro giugno 2025, incontra sul proprio cammino più salite che discese. Solo per citare le principali: fisco, residenze atipiche, investimenti, vigilanza bancaria, controlli finanziari e nuovi dubbi sulla tassazione marittima delle navi da diporto”.
Sì, non “strabuzzatevi” gli occhi… Avete letto bene: “Accordo di adesione all’UE”!!!… Adesione. Non di Associazione, come è in realtà. E la differenza non è da poco, come anche una intelligenza “meccanica” (l’AI di ChatGpt) è capace di comprendere e spiegare: “La Richiesta di Adesione all’Unione Europea -è la sua risposta “elettronica” a precisa domanda- è il primo passo per diventare uno Stato membro dell’UE. Implica l’adozione completa dell’acquis comunitario (tutte le leggi e i regolamenti UE) e, se approvata, porta all’adesione formale con pieni diritti e doveri, compresa la partecipazione alle istituzioni UE” mentre “l’Accordo di Associazione, invece, è un’intesa tra l’UE e un Paese terzo per stabilire una collaborazione economica, politica o commerciale senza concedere lo status di membro…”, ovvero senza l’adesione all’Unione Europea.
Inutile evidenziare -oltre che al Caporedattore Galullo anche al Direttore del solitamente autorevole quotidiano milanese, Fabio Tamburini– che la Repubblica di San Marino ha l’obiettivo di giungere alla stipula di un Accordo di Associazione con l’Ue e al momento non pensa neppure ad avviare l’iter per l’ingresso (l’adesione) all’Unione Europea…
Capito, ora, perchè, nel mio ruolo di “piccolo” editorialista locale, mi sento in imbarazzo nello scrivere queste righe? Mi sembra assurdo trovarmi a dover correggere affermazioni nientemeno che de “IlSole24Ore”. E la “pesante” confusione alimentata fra adesione e accordo di Associazione, purtroppo, non è l’unica grave inesattezza che rilevo nell’articolo in questione, dove si può leggere che la “sopravvivenza della Repubblica” di San Marino sarebbe “affossata da un debito pubblico di 1,7 miliardi di euro, pari a circa il 72% del Pil…”, quando l’ultimo dato ufficiale (2024) parla di un rapporto debito-Pil sammarinese pari al 63,6%, quindi ben più basso del 72% sostenuto dall’autorevole quotidiano italiano.
Del resto, neppure l’ultimo report del Fondo Monetario Internazionale, settembre-ottobre 2024, ha evidenziato il debito pubblico come elemento di criticità impellente da risolvere per la Repubblica di San Marino.
Verrebbe da chiedere -e fingiamo in questo, per certi versi paradossaale, “giochino” che San Marino abbia realmente un rapporto debito-Pil pari al 72% e non al 63,6%, quale invece a me risulta dai dati ufficiali disponibili aggiornati al 2024- come sulle pagine elettroniche del più autorevole quotidiano economico-finanziario italiano si possa definire che una economia statale con un rapporto debito-Pil del 72% possa essere “affossata” da quel debito, quando (dati 2024) l’Italia “vanta” un rapporto deficit-Pil del 139,1%, la la Grecia del 159,8%, la Francia del 110,8%,la Spagna del 108,9%, il Belgio del 108,2%, il Portogallo del 100,4%…
Se poi ricordiamo che, sempre relativamente al dato 2024, la Germania ha un rapporto pari a circa il 63% ed è considerata la locomotiva d’Europa, sostenere che il 63,6% del dato sammarinese sia un elemento che “affossa” il futuro, la “sopravvivenza della Repubblica” appare, almeno al sottoscritto, quantomeno “forzato”… Ovvio, ovviamente, “cettolaqualunquemente”, che ridurlo o addirittura cancellarlo è sempre auspicabile…
Mi piacerebbe sapere, comunque, dove e in che modo l’autore dell’ultimo articolo della serie -mi si permetta la metafora- “Galullo Vs San Marino” sia riuscito a quantificare nel 72% il rapporto debito-Pil sammarinese e se è in grado di argomentare così da “sbugiardare” gli ultimi dati ufficiali sammarinesi disponibili in merito.
Sì, perchè lo stesso Autore ha dedicato, negli anni “fiumi” di inchiostro a San Marino per evidenziare, non sempre poi confermate, anomalie e distorsioni del sistema economico, bancario, finanziario, fiscale sammarinese, come, ad esempio:
– 9 dicembre 2010: Esclusivo/1 I miliardi del narcotraffico, la ‘ndrangheta e quei versamenti nelle banche di San Marino
– 14 dicembre 2010: Esclusivo/2 Le mafie comprano a San Marino sistemi di difesa, giubbotti antiproiettile e metal detector
– 20 giugno 2011: Operazione “Fire and ice”: banche di San Marino “drogate” dai viaggi milionari dei narcotrafficanti
– 27 agosto 2011: Casinò a San Marino: una sciagura per l’Italia e l’albero della cuccagna per le mafie
– 23 aprile 2013: Il “fil rouge” della collaborazione tra Italia e San Marino: vere rogatorie, la regia della Procura di Forlì e l’asse Uif-Gdf
– 26 settembre 2014: Nelle finanziarie di San Marino guardaspalle lettoni e petrolieri libici (riconvertiti) vicini a Muammar Gheddafi
– 29 ottobre 2014: I rapporti d’affari con San Marino di Di Giovanni, al quale ieri Dda e Dia di Trapani hanno sequestrato un tesoro di 450 milioni
– 23 ottobre 2015: Indagini per riciclaggio e associazione per delinquere: è San Marino ma sembra l’Italia (o, se preferite, il contrario)
– 26 ottobre 2015: San Marino svuotata dall’interno: Istituzioni e politica piegate a interessi privati (proprio come in Italia)
– 27 ottobre 2015: Operazione Dama Nera: quando in alcuni uffici Anas il senso di impunità supera la fantasia (e diventa realtà)
– 28 ottobre 2015: Legalità ed etica d’impresa convengono sempre: lezioni parallele da San Marino e Confindustria
– 29 ottobre 2015: La Commissione antimafia ha dimenticato per 2 anni il caso Vannucci-Italia-San Marino: e se lo aprisse ora?
– 30 ottobre 2015: Vannucci-S.Marino-Italia/ Giarrusso (M5S) scrive al blog: «Apro il caso in commissione antimafia e svelo pressioni, dossier e ricatti»
– 13 maggio 2019: San Marino, amica della Russia, pronta a incontrare la sua nemica Ucraina: in agenda Oleh Sentsov e altri 65 prigionieri politici
– 23 maggio 2019: Il presidente della Commissione esteri di San Marino mi scrive a proposito di Russia e Ucraina – La mia risposta
– 27 febbraio 2025: Scenari – Ue, ecco perché l’Italia frena l’ingresso di San Marino (e Andorra) in Europa
Tanto da “guadagnarsi” sul campo, già nel giugno 2011, addirittura una diffida da Banca di San Marino (Bsm) “dal portare avanti una campagna stampa contro l’istituto in seguito alla pubblicazione sul blog di Galullo di un’intercettazione telefonica che lascerebbe intendere l’esistenza di operazioni bancarie di rilevanza penale con personaggi della malavita organizzata”.
Anche in quest’ultimo caso, a mio parere, visti anche i contenuti non conformi ai dati ufficiali e i riferimenti a vicende vecchie e “stravecchie” come Delta, non mancheranno repliche, correzioni e precisazioni ufficiali finalizzate a riportare -o meglio a tentare di riportare- la verità dei fatti, stranamente, così come narrati poche ore fa su “IlSole24Ore” -coincidenza-, capaci di alimentare nuovi malcontenti e “paure” in Repubblica e, al tempo stesso, rinvigorire un’azione oggi “sterile” di ampia parte dell’opposizione consigliare. Ma, ripeto, ciò sarebbe riconducibile soltanto ad una semplice coincidenza…
Enrico Lazzari