San Marino Fixing numero 14 è in edicola da venerdì 10 aprile a soli 1,50 euro. L’apertura del giornale è dedicata alla fatturazione elettronica: il Titano è ancora all’età della carta. La PA italiana è già passata a quella digitale: deroghe per le imprese fornitrici sammarinesi. E’ rimasto nel “cassetto” il progetto del 2009. Gli operatori sammarinesi che forniscono servizi o cedono beni alle oltre 22mila amministrazioni pubbliche italiane non sono obbligati ad emettere la fattura elettronica mentre lo sono tutti coloro che operano in Italia tramite rappresentante fiscale o stabile organizzazione. La rivoluzione digitale avviata da Roma con l’obbligo della fatturazione elettronica per tutte le Pubbliche Amministrazioni dal 1 aprile mette in luce l’ennesimo ritardo del sistema sammarinese. Un ritardo che poteva essere evitato se fosse stato realizzato il progetto del 2009. Il 5 giugno di sei anni fa il Congresso di Stato deliberò un “Progetto di Fatturazione Elettronica” dal sapore avveniristico, di cui però si è purtroppo persa traccia (e oggi avrebbe fatto comodo).
All’interno, oltre allo speciale cultura dedicato in larga parte alla mostra “Scenari del ‘900” voluta da Banca CIS e dalle segreterie alla cultura e al turismo, spazio al welfare (“Tra l’alta aspettativa di vita e il rischio di invecchiamento”), al DEF voluto dal Premier Renzi e a Industrie Montanari, che ha un’agenda fitta di impegni e fiere in tutto il mondo.
E ancora: Dogane, sugli alcolici ora competente è Rimini; voucer formativi all’estero, le borse di viaggio di studio; i due accordi con la Cina (l’inaugurazione dell’Istituto Confucio e un protocollo in materia turistica); il DD 23/2015 sulle informazioni obbligatorie in campo alimentare.
Uno sguardo verso il mare: ecco il rapporto sull’economia della Provincia di Rimini 2014/2015.
L’editoriale, sulla politica, si intitola “C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico”.