San Marino e in tutto l’entroterra romagnolo tornano sotto zero, cime imbiancate

Un’improvvisa incursione di freddo ha sorpreso l’entroterra riminese, portando un abbassamento delle temperature e una spolverata di neve sui rilievi più alti. Mentre la costa e le zone pianeggianti hanno registrato minime di circa 5-6 gradi, l’alta Valmarecchia ha visto i termometri scendere fino a 0°C, con località come Novafeltria, Sant’Agata e Pennabilli che hanno registrato valori molto bassi.

Un ritorno dell’inverno
Nella notte tra il 18 e il 19 marzo, i venti di bora hanno spinto un’ondata di freddo che ha fatto abbassare le temperature, con effetti visibili soprattutto sulle zone collinari e montuose. In particolare, sui rilievi a 1100 metri sono stati avvistati i primi fiocchi di neve, mentre sopra i 1200 metri si sono registrati accumuli più consistenti. Anche a quote più basse, tra gli 800 e i 900 metri, qualche fiocco di neve è sceso, ma senza lasciare traccia significativa al suolo a causa della debolezza delle precipitazioni.

Un’oscillazione tipica della stagione
Nonostante il ritorno della neve e del freddo, questo fenomeno non è del tutto inaspettato. Siamo infatti in una fase di transizione tra l’inverno e la primavera, una stagione che porta con sé alternanze di climi più rigidi e periodi più miti. La primavera meteorologica è già iniziata il 1° marzo, ma come spesso accade, il cambio di stagione può provocare brevi ritorni di freddo, come accaduto in queste ultime ore.

Questa situazione è un perfetto esempio di come il clima primaverile possa oscillare, regalando sorprese anche a pochi giorni dall’arrivo ufficiale della nuova stagione.