Il noto scrittore tedesco Thomas Mann, Premio Nobel per la letteratura nel 1929 con il romanzo “I Buddenbrook” e autore del capolavoro “La montagna incantata”, uscito nel 1924, a proposito della morte in un suo famoso passaggio scriveva: “E? l’amore, non la ragione, che e? piu? forte della morte”.
Ecco, ed e? proprio qui il punto: quando, se non in momenti come questi, cosi? tristi e tragici non solo per amici e familiari ma per una comunita? intera, serve e occorre rivolgersi a un classico della letteratura mondiale come Thomas Mann, ad esempio, per cercare di comprendere o almeno di intuire il senso o il non senso di una morte prematura, che nessuno, tantomeno la giovane e bella Jenny Felici – una ninfea moderna dallo sguardo profondo e avvolgente – si aspettava?
Ecco a cosa servono quelle parole folgoranti: a illuminarci, a farci riprendere il lume della ragione in un momento di totale sconforto,
a ricominciare ad andare avanti anche di fronte alla morte.
Anzi – come scrive Mann – ad amare per sopportare la morte, tanto piu? se ingiusta, inaspettata e inspiegabile, come quella della giovane sammarinese.
L’amore quindi e non la ragione per sentire – con i sensi del corpo – e non capire – con le facolta? della mente – la morte.
L’unico modo – secondo Mann – per continuare a vivere al di la? della morte e? quello di amare. Amare la vita oltre la morte, ritrovare la forza della vita pur nella sofferenza della morte, ricominciare a sorridere pur nella tristezza del pianto.
Ed e? appunto con l’amore dei familiari e amici che Jenny continuera? a vivere nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla, di apprezzarne quel sorriso contagioso e quello sguardo magnetico, frutti di un carisma eccezionale, fuori dal comune, in una parola: travolgente.
La personalita? di Jenny ha segnato indelebilmente la vita di migliaia di persone. A provarlo sono centinaia di commenti che da lunedi? sera – poco dopo il tragico incidente – sono apparsi sul profilo Facebook della giovane sammarinese cresciuta a Verona con amici sparsi in mezza Italia e a San Marino. Commenti che ancora ieri sera continuavano ad essere pubblicati ininterrottamente. (…)
enny lunedi? sera, da qualche giorno in Repubblica dove avrebbe dovuto trascorrere il Capodanno, as- sieme ai suoi amici sarebbe dovuta andare a giocare a bowling. Una sua grande passione, trasmessagli dal padre sammarinese, che da alcuni anni era tornato a vivere sul Titano, dopo aver peregrinato in giro per l’Italia ad insegnare a migliaia di giovani quello sport – il bowling – che Jenny amava tanto. La piccola Jenny, appena 16 anni, cresciuta tra Verona e San Marino, circondata da miglia- ia di amici, ha lasciato lunedi? sera questa Terra, non per sempre, pero?, perche? il suo spirito e la sua vitalita? vivranno per sempre nei cuori e nelle menti di chi l’ha amata.
Francesco De Luigi, La Tribuna