Oggi è passato esattamente un anno dal giorno in cui ho aperto la mia attività (codice operatore / partita IVA).
Sono consapevole , e tuttavia profondamente orgoglioso, di non avere scelto sicuramente la strada più semplice. Purtroppo nel mio mestiere il percorso previsto dalla Legge rappresenta una scelta anticonvenzionale, a fronte invece di una illegalità diffusa che noi professionisti denunciamo invano da anni, come dimostrano alcuni esempi lampanti anche degli ultimi mesi.
La mia è una scelta che ha, in realtà, radici profonde che si intersecano con la mia vita e col mio passato. Ci penso oggi: se qualche anno fa se avessi dovuto proiettare il pensiero al “Giordano tra 10 anni”, a cosa avrei fatto o a come o dove sarei arrivato in un futuro nemmeno troppo prossimo, sicuramente non mi sarei visto qua, dove sono ora. Se penso a come e da dove sono partito, sorrido con un po’ di orgoglio (e con quel pizzico di rimpianto di chi da sé stesso pretende forse troppo) per avere reso un “passato scomodo” un trampolino di lancio per il mio futuro non soltanto professionale, opponendomi con la forza silenziosa dei “fatti” conquistati passo dopo passo a chi non avrebbe mai scommesso nemmeno una cicca su di me, attribuendomi sicuramente una fine diversa.
La mia breve storia lavorativa non è in realtà nulla di ché. Sicuramente non sarà la storia di una azienda florida da fatturati stellari. È la storia di un giovane che ha seguito le proprie inclinazioni e prospettive, facendo del proprio lavoro una piattaforma in cui esprimere al meglio le proprie potenzialità e competenze ottenendo ad oggi, probabilmente, anche dei modesti risultati.
La mia storia lavorativa, non lo nascondo, parte dal niente o forse dal “poco e niente”: avevo seminato tanto per raccogliere, all’inizio, sinceramente poco. Ho cercato di continuare a lavorare “in scienza e coscienza”, cercando di seguire un certo profilo di professionalità . Poi dopo qualche mese di scoraggianti e a tratti umilianti “stenti” che mi hanno consentito di capire cosa significa “mettersi in gioco”, sono riuscito piano a piano a partire trasformando una partenza tentennante in quello che considero un “PICCOLO DECOLLO”.
Giunti a questo punto, mi sembra quanto mai doveroso ringraziare alcune persone.
Ringrazio la mia famiglia che mi ha sostenuto in ogni scelta.
Ringrazio il Prof. Dr Alexander Bertuccioli Medico Nutrizionista, il primo grande emblema di competenza ed esempio professionale a cui ho ambito- a cui devo tanto. Non è stato solamente un professore, ma anche un amico ed un punto di riferimento capace di trasmettere l’inclinazione alla ricerca e all’aggiornamento continuo come unica arma in grado di sconfiggere la mediocrità dilagante e come strumento su cui ergere l’esercizio della professione.
Ringrazio infinitamente di cuore tutti voi che avete scelto di darmi fiducia, dovendo a volte subire qualche “inceppo” legato ad una inesperienza disorganizzativa.
Ringrazio ovviamente tutti i centri, aziende o attività con cui collaboro.
Ringrazio le attività che per prime hanno scelto di darmi fiducia da un punto di vista lavorativo, con particolar rifermento allo Studio Dott. Marino Muccioli – Fisioterapia e Riabilitazione e al centro ODON Fisioterapia .
Ringrazio i miei colleghi per avermi supportato e supportato.
Ringrazio il Dr R. Cannataro Nutrizionista, con cui nell’ultimo periodo è nato un bellissimo rapporto di collaborazione, interscambio e stima reciproca; lo ringrazio per il supporto, l’estrema disponibilità e per avermi dato la possibilità di affiancarlo mettendo a disposizione tutto il suo prezioso know how.
GRAZIE A TUTTI
Giordano