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  • San Marino e Rimini nel Far West della criminalità. Cittadini ostaggio dei ladri, istituzioni ferme al palo. Inefficaci … di Marco Severini, direttore GiornaleSM

    Ladri che entrano in casa in pieno giorno, anche con i proprietari all’interno. Bande organizzate che agiscono senza paura, colpendo in serie, studiando il territorio, forzando serrature con tecniche sofisticate e facendo razzia ovunque gli sia concesso di agire indisturbati. Quello che sta accadendo a San Marino e Rimini non è una semplice escalation di furti: è un assedio, una dichiarazione di guerra alla sicurezza dei cittadini, con le istituzioni che, come sempre, arrivano dopo, quando il danno è fatto.

    Marco Severini – direttore del GiornaleSM

    Furti a raffica: colpi mirati e ladri senza scrupoli. Le segnalazioni si moltiplicano. Gia la settimana scorsa in diverse parti del territorio, ieri Dogana Bassa, in Strada Caiese, i ladri hanno tentato di forzare le porte di diversi appartamenti mentre gli inquilini erano in casa. In un caso, solo il chiavistello e le urla disperate della proprietaria hanno impedito l’intrusione. Un episodio gravissimo, che dimostra quanto questi criminali non temano più nulla. E non finisce qui: gli stessi edifici erano già stati visitati nei giorni scorsi, con le porte tagliafuoco dei garage forzate senza problemi.

    A Borgo Maggiore, invece, un colpo è andato a segno: in via Camillo Bonelli, i proprietari, di ritorno dopo alcuni giorni di assenza, hanno trovato la loro casa svaligiata. I ladri sono entrati da una portafinestra e, con la massima tranquillità, hanno aperto la cassaforte con un flessibile, facendo sparire tutto quello che potevano. Altro che furti casuali: qui siamo di fronte a professionisti, a criminali che sanno esattamente come e quando colpire.

    Solo una parte della politica, Alleanza Riformista (ed in questo caso colui che è più attento alle esigenze della sicurezza dei cittadini ovvero l’avv. Gian Nicola Berti propone il processo per direttissima e la legittima difesa. Ma fra quanto si discuterà? Quanto verrà attivato? tra anni perchè la politica è più attenta ad altre cose e non alla sicurezza dei cittadini. 

    Come direttore del GiornaleSM propongo, qualora la politica e le istituzioni non siano efficaci, di mobilitarci come cittadini in difesa di un nostro diritto che è quello della SICUREZZA 

    Ora, dopo mesi di allarmi e di cittadini esasperati, arriva la politica Alleanza Riformista propone pene più severe, maggiore tutela della legittima difesa e il processo per direttissima per chi viene beccato in flagranza di reato. Giusto, giustissimo ma forse è troppo tardi? perché solo adesso? Perché aspettare che la situazione sfugga di mano prima di accorgersi che le leggi attuali non servono a niente?

    Questi delinquenti non hanno paura della giustizia, perché sanno benissimo che, anche se vengono presi, rischiano poco o nulla e talvolta la condanna dopo anni, quando oramai hanno fatto perdere le tracce. La certezza della pena, in un sistema che si perde tra procedure, lentezze e cavilli burocratici, è una barzelletta.

    Nel frattempo, la gente è costretta a difendersi da sola. Allarmi, telecamere, gruppi di vicinato, sistemi di sicurezza improvvisati. Alcune zone si stanno già organizzando con ronde notturne,

    perché la fiducia nelle istituzioni è ormai sottozero.

    È normale che un cittadino debba vivere con l’angoscia che, mentre dorme o è fuori casa, qualcuno possa entrare e svuotargli l’abitazione? E mentre la politica discute, i criminali agiscono, muovendosi indisturbati tra San Marino e Rimini.

    La collaborazione tra le forze dell’ordine sammarinesi e italiane? Inesistente o insufficiente. I controlli nei punti strategici? Minimi. Il risultato? Le bande si muovono con la sicurezza di chi sa di poterla fare franca.

    Se lo Stato vuole riprendersi il controllo, servono azioni immediate, già da oggi! Investire in copiosi pattugliamenti notturni e diurni più intensi, con più agenti sul campo. Telecamere intelligenti, in grado di identificare veicoli sospetti e volti noti alle forze dell’ordine. Pene certe e processi veloci, con tolleranza zero per chi viene beccato a rubare e carcere cautelare immediato per pericolo di fuga ed un necessario coordinamento reale tra San Marino e Italia, per stroncare questi gruppi criminali prima che possano colpire ancora.

    Siamo già al Far West, e se le istituzioni continueranno a fare da spettatrici, la situazione degenererà ancora di più. Se il messaggio che passa è che rubare è facile e senza conseguenze, allora aspettatevi solo più violenza, più furti e più cittadini esasperati pronti a difendersi con ogni mezzo.

    Il tempo delle scuse è finito. Adesso servono azioni concrete. E subito già da oggi.

    Marco Severini – direttore del GiornaleSM