Vedendo le ultime notizie sembra più vera la seconda ipotesi, con il beneplacito dei pavidi politici sammarinesi.
Non solo andiamo a Roma, troppo spesso e troppo dimessi, – sarebbe da non andarci mai – a giustificare i nostri comportamenti e le nostre scelte interne, ma ora addirittura, e se fosse vera questa ingerenza sarebbe una vergogna da sputtanare in campo internazionale, l’Italia mette becco sulle nostre scelte interne, e priva del controllo pluridecennale sulla nostra finanza si lamenta.
Non devo ricordare ai lettori i vari burocrati italiani, che ricoprivano posti veramente strategici, che non avevano tagliato il cordone ombelicale con la mamma di Via Nazionale.
Molti dicono che la grande Italietta, mal considerata in tutta Europa, si permetta addirittura di dare il gradimento o meno ai nostri Segretari. Addirittura vi è anche una tanto sbandierata, da un noto quotidiano locale, lettera fantasma e mai pubblicata (chissà perchè?) di Tremonti…o Tremorti come dice un grande saggio: il comico (ed è tutto dire) Beppe Grillo.
Invero penso che l’azione di interferenza italiana non sia vera, ma credo di più che si tratti di una pura azione politica dei nostri politici senza poltrona, o senza potere, e bramosi appunto di quel potere che per tanti anni ha arricchito molti incapaci.
Comunque sarebbe vergognoso e da criminali politici patentati posporre la firma dell’ultimo accordo al gradimento di alcuni ministri sammarinesi.
E certo Tremonti & co. non lo sono.
Quello che invece noi sammarinesi facciamo è beccare..sempre e comunque, come dei polli..questi si patentati.
Siamo eternamente divisi, facciamo casino internamente e non ci facciamo valere, non tirando fuori gli attributi, quando veramente serve; ovvero con l’Italia.
Strategia politica zero, orgoglio di essere sammarinesi sottozero, capacità politiche non pervenuto, difesa della Repubblica nemmeno a parlarne….ma allora chi crea turbativa? chi rappresenta chi? Perchè allora fanno politica? I cittadini devono sapere chi sono questi incompetenti e cosa fanno, anche nelle future elezioni politiche, ormai quantomai prossime.
La misera verità è che sono in pochi coloro a cui San Marino sta veramente a cuore.