PERCHE’ E PER CHI?
Non mi è dato sapere per conto di chi e per quale disegno il Consigliere Luca Lazzari possa prestarsi a farsi promotore di un ignobile attacco al Comandante della Gendarmeria, Generale Gentili, come quello pubblicato ieri sugli organi di stampa, basato su una serie di menzogne, artatamente assemblate, ignorando volutamente i fatti, già ampiamente dimostrati e comunicati nelle sedi istituzionali.
E questa è la verità dei fatti!
- La scelta del Generale Gentili è avvenuta su proposta del Congresso di Stato e nomina del Consiglio Grande e Generale. Sfido il Consigliere Lazzari a presentare qualche elemento a riprova del fatto che la mia appartenenza al Movimento di Comunione e Liberazione abbia qualche attinenza con la scelta del Generale Gentili.
- Al Comandante Gentili è stato riconosciuto il grado di Generale, perché tale era il suo grado conseguito nella carriera svolta precedentemente all’interno dell’Arma dei Carabinieri.
- Il Comandante Superiore delle Milizie, Generale Martelli, si è dimesso al compimento del 75° anno di età, così come aveva preannunciato da tempo per ragioni personali che sono state pubblicamente dallo stesso rese note.
- Riguardo al riordino dei Corpi, il Comandante Gentili ha lavorato da subito al mandato e ha continuato a lavorarci, ma non ha prodotto ancora soluzioni definitive perché non si è concluso il confronto nella maggioranza.
- L’affermazione che non risultino adottate “misure per la prevenzione dei reati, il controllo del territorio e la sicurezza”, non solo è falsa e facilmente confutabile nei fatti, ma offensiva per l’abnegazione con cui la Gendarmeria e gli altri Corpi di Polizia, pur con risorse limitate, stanno facendo fronte a situazioni sempre più impegnative.
- I “gravissimi comportamenti del Comandante Gentili nei confronti dei Commissari della Legge” consistono nell’esigenza di una maggiore collaborazione e rispetto fra gli organi di polizia e gli organi giudiziari nell’espletamento delle funzioni e del servizio che sono chiamati a svolgere nell’interesse dello Stato.
- Il superamento dell’anno di prova del Comandante Gentili è stato riconosciuto secondo la prassi adottata per i precedenti Comandanti, Biagioli e Zechini, essendo in vigore la medesima legge che è del 1987.
Questi sono i fatti che secondo Lazzari avrebbero generato il “demerito” del Generale Gentili!
Fino a quando si continuerà ad attribuire “dignità politica” al dileggio sistematico delle istituzioni e delle persone chiamate ad operarvi?
Scoprire a chi giova tutto ciò e soprattutto perché l’attacco al Generale Gentili sia partito prima della sua venuta a San Marino e quindi prima che avesse potuto operare, non è un tassello importante della risoluzione di quella ”questione morale” il cui affronto tutti diciamo prioritario?
Il Segretario di Stato
Pasquale Valentini
San Marino, 4 febbraio 2015/1714 d.F.R.