(…) Sembra che San Marino usi talvolta le sue «caselle» diplomatiche come un mercato. Una sorta di do ut des. Vendere immunità e privilegi in cambio di benefici economici e senza curarsi della reputazione. Come si può giudicare il fatto che il cittadino malese Phua Wei Seng sia diventato ambasciatore di San Marino in Montenegro? «Paul Phua», come tutti lo chiamano nei casinò di Macao e Las Vegas e nei circuiti del poker professionale, è un ricchissimo allibratore asiatico. E titolare di alberghi di lusso con marchio Aman. A San Marino vorrebbe tirar su un 7 stelle (con annesso Casinò, si sospetta). Quanto basta per offrirgli la poltrona di ambasciatore. In Montenegro.Difficile capire, poi, quanto possa essere utile alla causa di San Marino l’armatore greco Victor Restis. È ambasciatore in Polonia «non residente», con recapito ad Atene non a Varsavia. Si diceva che volesse iscrivere la sua flotta al registro navale di San Marino. Sarà per questo che è diventato ambasciatore?Gli ex ferraristi Jean Todt e Michael Schumacher (che ha lasciato il recapito dei suoi avvocati) sono da 10 anni ambasciatori a disposizione. Due grandi professionisti, due perle da mostrare ma non è chiaro come si sia concretizzata la loro disponibilità.Le inchieste giudiziarie italiane per riciclaggio e violazione delle norme bancarie hanno invece azzoppato il conte Enrico Maria Pasquini, ex ambasciatore in Spagna e presso il Sovrano ordine di Malta, nonché il banchiere Lucio Amati (Credito Sammarinese, «infiltrato» dalla ‘ndrangheta), ex ambasciatore in India e Algeria.In passato è successo che San Marino abbia dovuto incassare dei rifiuti. Quando, per esempio, l’Albania ha respinto la domanda di accredito di lady Coca Cola, ovvero Maria Cristina Elmi Busi Ferruzzi, l’imprenditrice del gruppo che imbottiglia la bibita, indicata come ambasciatore: aveva già interessi in Albania.Tra le feluche si sorride ancora alla disavventura, in stile Woody Allen, del vecchio ambasciatore alle Bahamas del 2003. Fu nominato con atto ufficiale del governo di San Marino e revocato quattro anni dopo: si erano accorti che le Bahamas non erano state avvisate e dunque non c’erano relazioni a livello diplomatico. Il vuoto è stato poi colmato.
Mario Gerevini, Corriere della Sera.