San Marino. ECCO CHI VUOLE ASSALTARE LA DILIGENZA. Ancora ombre e appetiti esterni (articolo completo)

Si vuol privatizzare una parte di AASS? C’è l’interesse di una società multiservizi a noi vicina? Si esproprierebbero i sammarinesi di qualcosa il cui valore è oggi testimoniato dall’ultimo bilancio che ha chiuso con utili per 18milioni di euro. Ci sono appetiti esterni e c’è la speranza che chi è dentro non decida di aprire il portone del castello.

Parlare di futuro per questo governo significa parlare solo ed esclusivamente di banche. Perché è quello il settore su cui ci si è impegnati più a lungo e con i risultati che sono oggi sotto gli occhi di tutti.

Solo pochi giorni fa nella cornice della trasmissione Palazzo Pubblico il Consigliere del Psd Iro Belluzzi chiedeva al capogruppo di Ssd Giuseppe Morganti di usare toni meno trionfalistici parlando del nuovo progetto di legge sulla sanità ricordandogli che anche sulle banche si era detto che ‘tempo sei mesi’ e tutto sarebbe cambiato in meglio. Ed egli a bassa voce ha risposto che ‘almeno oggi conosciamo i problemi”. Il che non è vero perché sull’air, lo strumento che permette la fotografia dello stato di salute delle banche, si è accumulato oltre un anno di ritardo e non è ancora del tutto chiaro se ci sia o meno l’intenzione di condividere quei dati.

Eppure sul sistema bancario qualcosa, sebbene lontano dai riflettori, continua a muoversi perché le banche sono indubbiamente al centro. E parrebbe star volgendo al termine una trattativa importante che potrebbe sfociare presto nella vendita della maggioranza delle quote di un importante istituto bancario sammarinese a una multiutility a noi vicina.

Viene allora da chiedersi quali vantaggi possa ricavare tale società multiservizi nel rilevare un istituto sammarinese sapendo quanto appeal, specie ultimamente, ha perso il sistema. Ma ci sarebbe una contro-partita più appetibile per il gruppo al quale – forse contestualmente alla chiusura dell’affaire legato all’acquisto della banca? – verrebbe data la garanzia dell’ingresso nella società A.A.S.S., l’azienda autonoma dei servizi sammarinesi della Repubblica di San Marino.

Si tratta ovviamente di un percorso solo ipotizzato avvolto da massimo riserbo e tuttavia c’è da sperare che esso possa non avverarsi mai perché c’è chi è convinto che si tratterebbe di una vera e propria iattura per San Marino. Un tempo si diceva che in questo modo si privatizzano gli utili e si statalizzano le perdite.

Privatizzare una parte di AASS vorrebbe dire espropriare i sammarinesi di qualcosa il cui valore è oggi testimoniato dall’ultimo bilancio che ha chiuso con più 18milioni. Ci sono appetiti esterni e c’è la speranza che chi è dentro non decida di aprire il portone del castello. La RepubblicaSM