San Marino. Ecco cosa succede in ospedale … la lettera di un nostro lettore e dipendente ospedaliero

ospedaleBuongiorno, sono un dipendente ospedaliero sammarinese da tanti anni ormai e sono parecchio stufo e disilluso sulla attuale situazione gestionale dell’istituto, e non parlo della gestione politico-istituzionale, ma più meramente di gestione economico-gestionale nei confronti di ogni tipo di dipendenti.

Vorrei parlarle di alcune situazioni alquanto spiacevoli a cui noi dipendenti ci troviamo di fronte quotidianamente, giusto per farLe un esempio l’ultimo appalto delle divise ospedaliere.

Noi tutti non lavoriamo in un ufficio. Siamo a contatto quotidianamente con liquidi biologici, sostanze chimiche, per qulcuno anche agenti esterni.Ci viene data una sola divisa alla volta senza quasi possibilità di sostituzione in orario lavorativo a parte alcuni casi rarissimi. Quindi se capita di sporcarsi durante l’orario lavorativo si resta sporchi. In piu’ abbiamo in dotazione solo 2 divise a testa, la cui integrità e’ a discrezione dell’appaltatore suddetto (quindi e’ tutto un dire!!!). I tempi medi per un lavaggio e riconsegna (salvo festivi e weekend) sono di 3 gg.

Infatti capita spesso che alcuni le divise se le lavano occasionalmente da soli a casa. Ci vengono date al bisogno delle divise provvisorie ma mettono a rischio la sicurezza in quanto non orlate sui pantaloni quindi finiscono spesso sotto le scarpe rischiando di far cadere l’operatore.

Capisco l’ottica economica ma a mio avviso troppo restrittiva trattandosi di materiale di consumo.

Gli operatori devono essere in grado di operare in tranquillità e non pensare che se si sporcano poi non hanno la divisa da cambiarsi fino al cambio turno. Il servizio e la cura dei pazienti devono essere al primo posto e non subordinati a ottuse ottiche di risparmio.

Ovviamente questa è solo la punta dell’iceberg. Sia in questo ambito che in molti altri. Potremmo parlare per ore. Resto comunque a disposizione se volesse approfondire il discorso. La saluto cordialmente.

Un lettore di Giornalesm.com

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