«Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 2,4%, raggiungendo la cifra di 5.382 lavoratori, pari al 28,8% del totale dei lavoratori dipendenti». A comunicarlo è l’Ufficio di Statistica che ieri ha pubblicato il bollettino del quarto trimestre del 2017. Con dei dati interessanti, appunto, per quel che riguarda i frontalieri. «Sono collocati – si legge sul bollettino – quasi esclusivamente nel settore privato e, nella ripartizione per qualifica, sono principalmente operai (57,4%) e impiegati (40,3%), mentre solo l’1,9% rientra tra i dirigenti». Al 31 dicembre del 2017 «le forze di lavoro complessive sono pari a 21.875 unità di cui 12.108 maschi (55,4%) e 9.767 femmine (44,6%). Rispetto al 31 dicembre 2016 si evidenzia un incremento di 169 unità (+0,8%). I lavoratori dipendenti sono 18.689 (85,4% della forza lavoro), 1.756 sono lavoratori indipendenti (8,0%) ed infine, 1.430 sono i disoccupati totali (6,6%), di cui 1.140 sono disoccupati in senso stretto». In lieve aumento il numero dei disoccupati. A fine 2017 «i disoccupati totali ammontano a 1.430 unità (+31 rispetto al 31 dicembre 2016). Di questi, 1.140 sono disoccupati in senso stretto (+18 rispetto al 31 dicembre 2016), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro». Per questi ultimi, in particolare, la fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati «è quella dai 20 ai 29 anni (28,8% del totale), così come per i disoccupati totali (28,5% del totale). Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (35,0% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 12,4% con 141 unità». Poi le imprese. Il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2017, «è pari a 4.996 unità – si legge sul bollettino di statistica – registrando, rispetto al 31 dicembre 2016, un incremento di 5 aziende (+0,1%); analizzando il trend dell’ultimo anno solare, si è verificato un aumento nel settore manifatturiero (+2,0%), mentre Il commercio è in diminuzione (-48 unità pari al -4,3%)». La forma giuridica più diffusa è quella societaria «con 2.665 unità, +24 negli ultimi 12 mesi, sono inoltre presenti 415 imprese artigianali (-15), 102 imprese individuali industriali (-13), 365 imprese individuali commerciali (-8), 758 attività libero professionali (-1). Le cooperative sono 71 (+2) e i consorzi sono 4 (+1). Gli enti sono 479 (-24)». Il Resto del Carlino
