Nel periodo immediatamente prima di Natale sono arrivate nelle case di tanti sammarinesi, come regalino, la notifica dall’Italia di multe per violazioni del codice della strada compiute negli anni trascorsi; per taluni anche dell’anno 2009.
I nominativi dei sammarinesi sono stati forniti dalle autorità sammarinesi.
Il problema delle multe italiane, che arrivano dopo anni dall’infrazione, è un problema molto sentito dai sammarinesi; infatti dopo così tanto tempo è quasi impossibile ricordarsi di quanto contestato dalle autorità italiane. Inevitabile quindi il pagamento da parte dei sammarinesi; soldi che vanno a rimpinguare la casse vuote ed esauste dei comuni limitrofi.
A nulla sono valse le oltre 2.000 firme che il Movimento San Marino 3.0 aveva raccolto per sospendere la comunicazione dei dati degli automobilisti sammarinesi alle autorità italiane in assenza di reciprocità, in quanto le multe elevate a automobilisti italiani vengono letteralmente stracciate se non immediatamente contestate (vedi il divieto di sosta). Nulla sembrano aver fatto i due reggenti a cui sono state date queste firme dei cittadini sammarinesi; probabilmente sono state messe in qualche cassetto e dimenticate li. Tanto chi se ne frega di quello che pensano i cittadini sammarinesi, avranno detto.
Ma il problema continua. Non si può continuare a comunicare dati dei sammarinesi per infrazioni che siano state commesse oltre i 6 mesi precedenti, umanamente è impossibile ricordarsi di un’infrazione dopo anni dal momento in cui la violazione è stata, ipoteticamente, commessa.
Ma dovrebbero essere i nostri politici, il nostro Consiglio Grande e Generale, e non ultimi i nostri Segretari di Stato invece di perdere tempo a volte dietro a stupidaggini ad impedire questo scempio: dovrebbero impedire che i tanti agenti impegnati non sulla strada ma nel rispondere alle autorità italiane non comunicassero i dati per infrazioni commesse oltre i 6 mesi precedenti. Sarebbe corretto e giusto, ma evidentemente ci vuole polso ed attributi doti che taluni non hanno.
Magari si perde tempo dietro alla tutela delle proprie posizioni di potere, alla pratica dei due pesi e delle due misure ma nulla che interessi veramente i sammarinesi; ci ha fatto sorridere vedere quel Marco Arzilli orgoglioso di poter mettere la firma nell’accordo tra la One Gallery Outlet e le parti sociali e politiche sammarinesi per l’assunzione di tanti sammarinesi, quando anche un ragazzino delle medie sa che Arzilli non ha fatto proprio nulla per aiutare questa società ad insediarsi. Siamo alla politica della commedia; dove è più importante farsi fotografare o farsi riprendere e buttare la proclami di una prossima crescita sammarinese (sullo stile di Renzi) che creare qualcosa che rimanga e che veramente sia a favore dei sammarinesi e non alla gioielleria di famiglia.
In attesa che questo limite dei 6 mesi venga attuato, vista l’inconsistenza delle varie associazioni dei consumatori che sono letteralmente assenti su questo problema, si dovrebbe creare un ufficio, anche fatto da privati, con dei legali che possano aiutare i sammarinesi ad opporsi a questa pratica vessatoria; molte volte – e questo i sammarinesi non lo sanno – le multe sono prescritte, anche se vengono inviate lo stesso dai comuni italiani. Pagare non sarebbe corretto.
In assenza della politica, delle associazioni dei consumatori, e delle norme l’unico modo per ovviare ad una ingiustizia è quella di fare da soli, tra cittadini arrabbiati per essere stati vessati ingiustamente. Nuovamente.
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