E così sarà il San Marino di Filippo Medri. Ieri mattina, nella sala stampa dello Stadium, il presidente Luca Mancini ha presentato il nuovo allenatore dei Titani, che avrà il compito di rilanciare la squadra biancazzurra dopo la beffarda retrocessione di un mese e mezzo fa: “Bisogna avere la testa giusta – ha spiegato Medri in conferenza stampa – è inutile andare alla ricerca di nomi altisonanti se poi l’atteggiamento non è quello necessario, servono voglia di fare bene e come dice giustamente il presidente che ha una mentalità da professionista qui dobbiamo tutti agire da professionisti. Per me questa è un’opportunità importante, rappresenta un altro passo verso la crescita dopo l’esperienza al Romagna Centro. Volevo provare un qualcosa di diverso, cercavo nuovi stimoli e pertanto sono qui sul Titano con grande entusiasmo».
Due parole sul modulo (“mi piace il 4-3-3 e anche il 4-3-1-2”) ma non saranno i numeri a fare la differenza: “Saranno importanti voglia di fare bene, fame e la testa giusta. Solo così possiamo vincere e ripartire forte dopo la retrocessione”.
Sul fronte arrivi, dopo quello dell’allenatore, il nome più caldo è quello di Lucio Peluso, attaccante che Medri conosce bene per averlo allenato proprio al Romagna Centro: «Niente nomi – ha glissato – però certamente io e la società stiamo già parlando di cosa ci servirebbe».
Poi tocca al presidente, che si sofferma proprio sulla scelta a sorpresa: “Medri ha fatto bene a Cesena, ha voglia di emergere, vuole migliorarsi, ha entusiasmo, proviene da un’esperienza positiva come quella del Romagna Centro dove l’anno scorso ha ottenuto la salvezza”. Quanto al San Marino, aggiunge: “Siamo reduci da una stagione sofferta ma abbiamo disputato un bel girone di ritorno dimostrando ampiamente di meritare la Lega Pro. Siamo retrocessi per un solo punto e dopo qualche settimana è venuto fuori questo caos delle scommesse. La giustizia sportiva farà il suo corso, noi restiamo in attesa perchè non nego che ci potrebbe essere anche la possibilità di tornare in Lega Pro subito. Però adesso la realtà si chiama serie D ed è giusto attrezzarci per l’occasione”.
Poi Mancini, che si è soffermato anche sul possibile ripescaggio senza però approfondire nè farsi troppe illusioni, ha lanciato un altro allarme: “Noi dobbiamo ragionare come se fossimo dei professionisti, ma non è possibile che a fine giugno questa squadra non sappia ancora su quale campo potrà allenarsi nella prossima stagione. Questo problema andrà risolto il più in fretta possibile”. Amen.
La Serenissima