Tutti in vacanza ma non la Segreteria agli interni e giustizia dell’instancabile Gian Carlo Venturini pronto a parlare anche a Ferragosto di leggi e interventi da fare. Se siamo più “matti” noi o lui lo lasciamo giudicare ai lettori, di certo l’ultimo decreto delegato porta la firma del 16 agosto e va ad incidere oltre che sulla “burocrazia”, anche sulla sicurezza, in un momento molto particolare e delicato a livello globale. Il titolo è “Disposizioni relative alle caratteristiche e al rilascio della carta d’identità munita di microprocessore” e va di fatto a cambiare la “morfologia” delle carte d’identità. Un lavoro certosino che ha visto impegnati gli esperti dello Stato Civile, Servizi Demografici ed Elettorali e trova fondamento nelle diposizioni di cui all’articolo 12 della Legge 17 giugno 2004 n. 83 – “Norme in materia di rilascio della carta di identità”. Tale legge prevede che potrà essere disposto l’inserimento nella carta di identità di dispositivi di memorizzazione, quali, a titolo esemplificativo, microprocessori e/o banda magnetica o ottica, contenenti dati utili per razionalizzare e semplificare l’azione amministrativa e per consentire l’erogazione di ulteriori servizi al cittadino, nel rispetto della normativa in materia di protezione e sicurezza dei dati personali. All’articolo 2 del decreto delegato del 16 agosto è stabilito, dunque, che la carta di identità contiene il numero del documento, l’immagine fotografica del titolare, il cognome, il nome, la data ed il luogo di nascita, il numero corrispondente al codice Iss, il numero identificativo unico del supporto, il sesso, la cittadinanza, la residenza, la data di emissione, la data di scadenza, la firma del titolare (ove richiesta) e dell’Ufficiale di Stato Civile, l’indicazione della validità, oppure di non validità per l’espatrio. Sul fronte è raffigurata un’immagine del Palazzo Pubblico.
La carta viene così munita di un microprocessore su cui vengono memorizzati dati necessari all’identificazione del soggetto, utilizzando criteri di sicurezza che ne impediscono la lettura o la modifica da soggetti non autorizzati. La carta presenta elementi tecnici e grafici atti ad impedirne la duplicazione e la contraffazione, quali la laminazione sul lato che riporta la fotografia, l’ologramma, l’OVI, microscritture. La carta d’identità può essere implementata onde consentire l’erogazione di ulteriori servizi al cittadino. La carta di identità è rilasciata ai cittadini sammarinesi ed ai cittadini stranieri anagrafica mente residenti in Repubblica. La carta di identità ha una validità di cinque anni. Per i minori di anni sei la validità è di tre anni. Le carte di identità già in uso alla data di pubblicazione del presente Decreto Delegato avranno validità sino alla loro naturale scadenza. Il rilascio e il rinnovo della carta d’identità sono soggetti all’imposta di bollo unica, comprensiva dell’imposta di bollo prevista per la dichiarazione di cui all’articolo 4 della Legge n.83/2004, da riscuotersi in modo virtuale dall’UO Stato Civile, Servizi Demografici ed Elettorali, che rilascia apposita quietanza, nella misura indicata di seguito:
Carta d’identità per minori di anni 6 € 15,00
Carta d’identità dai 6 anni e oltre € 30,00
L’emissione della nuova carta d’identità avverrà al termine delle giacenze e comunque non oltre il 16 gennaio 2017.
La cosa interessante come accennato poco fa, è il futuro sviluppo che potrà avere uno strumento del genere. Le informazioni memorizzate anche nel microchip consentiranno, nell’immediato futuro, al cittadino di assolvere a numerose funzioni quali per esempio l’espletamento di pagamenti elettronici di multe; bollette; bolli auto; prenotazione di visite e servizi. E in futuro più lontano, di prenotare visite ai musei, accedere alla propria cartella clinica e storia sanitaria, votare e molto altro ancora. Si va insomma concretamente incontro ad un Pa più a misura d’uomo, snella e con meno carta e burocrazia.
A proposito di sicurezza la nuova carta d’identità permetterà un più agevole espatrio al di fuori di San Marino e renderà maggiormente semplici, veloci ed efficienti i controlli di polizia. Si pensi ad esempio alla carta d’identità italiana. A quanto pare piace molto ai delinquenti, visto che aumentano ogni anno le denunce per furto da parte dei Comuni. I malviventi le rubano in bianco, per poi compilarle e falsificarle. La polizia ha accertato l’ingresso, con quei documenti falsificati, di cittadini siriani, albanesi, palestinesi, iraniani ed afghani. La nuova carta di identità sammarinese invece non è falsificabile.
A quanto pare Titano e Italia restano fra i pochi Paesi a non avere ancora il documento dotato di microchip. Il che come ben sappiamo crea non pochi problemi anche quando si viaggia all’interno dell’area Schengen, poiché alcuni Stati hanno reintrodotto i controlli alle frontiere per rispondere all’allerta terrorismo e per contrastare l’arrivo di richiedenti asilo e migranti. San Marino dunque guarda oltre. Per la cronaca Venturini ha già fatto inserire la ratifica del decreto delegato nel prossimo Consiglio che partirà il 22 agosto.
La Tribuna.sm