San Marino. Ecco perchè era stato carcerato l’ucraino balordo, scarcerato eppoi riarrestato

Il 29 aprile 2016 il Commissario inquirente Simon Luca Morsiani ordinava l’immediato rilascio dal carcere dell’ucraino RUSLAN YUKHNENKO disponendo contestualmente il divieto di reingresso e di soggiorno nella Repubblica di San Marino, se non chiamato dall’Autorità Giudiziaria.

Abbiamo poi visto che sabato scorso l’ucraino Ruslan è rientrato in Repubblica contravvenendo alle disposizioni dell’AG e ”intercettato” dalla Gendarmeria nei pressi del castello di Acquaviva è stato incarcerato nuovamente nel carcere dei Cappuccini di Città.

Ma di che cosa era accusato il balordo – così come è stato chiamato dalla stampa locale – ucraino? Vediamo di fornire ai nostri lettori l’elenco dei reati che l’ucraino aveva commesso:

  • Il 18 febbraio 2016 l’ucraino Ruslan si è introdotto all’interno in alcuni locali di Borgo Maggiore senza essere autorizzato. Imbrattava poi delle scritte offensive ed ingiuriosi nei confronti del proprietario e della sua compagna, una cittadina ucraina di sua conoscenza;
  • Sempre il 18 febbraio 2016 l’ucraino Ruslan s’impossessava arbitrariamente le chiavi di una Bmw con targa sammarinese di proprietà della signora ucraina di sua conoscenza. Prelevava la stessa autovettura dove era parcheggiata e cioè in Via Galassi a Borgo Maggiore. Si metteva poi alla guida ubriaco, ed in tale stato procurando danni al veicolo sulla fiancata destra e al paraurti abbandonava l’auto poco distante in Via Massarenti a Borgo Maggiore;
  • il giorno dopo, il 19 febbraio 2016, in orario notturno s’introduceva nel locale ristorante del Centro Turistico Garden di San Marino consumando alcolici e rubando il fondo cassa di circa 60 euro, dei sacchetti di patatine e alcune bottiglie di birra;
  • nella stessa notte veniva sorpreso da personale del Centro Turistico Garden letteralmente ubriaco e dopo aver consegnato loro i documenti fuggiva prima dell’arrivo della Gendarmeria;
  • Dal 18 al 24 febbraio portava con se, senza giustificato motivo, un ‘arma impropria cioè un cutter con lama di 6,5 centimetri.
  • il 20 febbraio 2016 danneggiava la porta di ingresso, forzandone l’apertura, della stazione della funivia di Borgo Maggiore introducendosi nell’orario di apertura;
  • il 24 febbraio s’introduceva e si tratteneva indebitamente in un capanno agricolo a Fiorentino e s’impossessava senza autorizzazione di generi alimentati li custoditi;
  • nella mattina del 24 febbraio controllava dal nascondiglio (il capanno) l’abitazione di un residente di Fiorentino li vicino. Ruslan voleva individuare il momento più favorevole per introdursi in tale abitazione, che avvenne di li a poco. Nell’abitazione predetta rubava 310 euro in contanti fuggendo poco dopo e riparandosi nel capanno.
  • il 24 febbraio scoperto dai militari della gendarmeria nel capanno, sollecitato da questi ad uscire allo scoperto, resisteva alle intimazioni degli stessi militari. Brandiva poi contro i gendarmi oggetti contundenti e minacciava di usare violenza contro se stesso per impedire la cattura e l’accesso dei militari nel capanno. Utilizzava infine il coltello per infliggersi ferite sull’avambraccio sinistro prima di uscire allo scoperto e farsi catturare.