Prosegue il viaggio di Tribuna tra i redditi del Titano. Oggi pubblichiamo la prima parte degli emolumenti percepiti dai Consiglieri per le loro funzioni pubbliche nel 2014. Le cifre nelle tabelle in questa pagina sono i compensi elargiti ai consiglieri di minoranza per l’attività svolta nel Consiglio Grande e Generale e nelle Commissioni consiliari permanenti.
I parlamentari sammarinesi infatti non hanno un vero e proprio stipendio ma hanno una sorta di rimborso spese suddiviso in tre voci.
Innanzitutto ogni consigliere percepisce un’indennità mensile lorda erogata indipendentemente dalla partecipazione agli organismi di 103,29 euro a cui vengono applicate la decurtazione del 10% previsto dalle ultime finanziarie e del 12% di tasse.
Quindi c’è il famoso gettone consigliare che viene erogato in base alla presenza alle sedute dell’Aula e che ammonta a 103,29 euro lordi. Questo contributo viene elargito più volte nel singolo giorno di Consiglio: per ogni seduta mattutina o pomeridiana; quando l’Aula si riunisce sia la mattina che il pomeriggio; per la seduta serale, quindi dopo le 21; per la seduta notturna ovvero dopo le 24. Ma ci sono delle eccezioni. In base alla legge infatti i dipendenti statali e i pensionati hanno diritto ad un permesso retribuito per le sedute mattutine e pomeridiane ed è perciò che in questo caso percepiscono il gettone dimezzato, ovvero 51,645 euro lordi.
In pratica i dipendenti del settore privato e i liberi professionisti hanno sì un gettone più alto ma non percepiscono lo stipendio mentre gli statali mantengono la loro paga a cui si aggiunge il gettone dimezzato.
Per fare un esempio pratico un consigliere dipendente Pa o pensionato che è stato presente in una giornata di Consiglio composta da una seduta mattutina, una pomeridiana e una serale ha percepito due gettoni ovvero 154,935 euro lordi a cui va però aggiunto il distacco retribuito, mentre tutti gli altri hanno percepito 206,58 euro.
Una disparità che da anni è al centro di numerose polemiche all’interno del Consiglio. Alcuni parlamentari hanno ad esempio depositato un’istanza d’Arengo, poi bocciata nel marzo scorso dall’Aula, che mirava a introdurre il permesso retribuito anche per i consiglieri privati e a dare a tutti il gettone intero.
Successivamente il dibattito si è spostato nel tavolo di lavoro che sta predisponendo il nuovo regolamento consiliare su cui si sta lavorando da molti mesi. Proprio il mese scorso in una nota congiunta tutti i consiglieri di minoranza hanno sottoscritto una nota in cui hanno chiesto alla maggioranza di “riprendere i lavori, risolvendo eventuali diatribe interne”, tra cui quella della parificazione del gettone.
La terza voce dello “stipendio” dei politici sammarinesi è composta dal gettone di presenza delle commissioni consiliari che è uguale per tutti i commissari è che pari a 123,95 euro lordi per ogni seduta, mattutina, pomeridiana, serale o notturna che sia.
Venendo alla classifica dei politici di minoranza più pagati in vetta c’è l’indipendente Luca Lazzari, che tra gettoni consiliari, gettoni per le commissioni e contributo come gruppo consigliare autonomo ha percepito 21 mila euro netti. Molto staccati poco sotto i 13 mila euro netti ci sono Zafferani (C10), Mancini (Ps) e Ciavatta (Rete). Le loro somme sono dovute alla presenza costante in Aula e soprattutto a quella nelle commissioni consiliari Antimafia e Cassa di Risparmio che si sono riunite molto più spesso delle altre.
Mediamente dunque un parlamentare non indipendente percepisce dai 400 ai 1.000 euro netti al mese. Un abisso rispetto ai 12 mila euro dei colleghi italiani.
Domani toccherà ai consiglieri di maggioranza.