La definizione della squadra di governo è in dirittura d’arrivo. Intanto è in corso in serata un vertice di maggioranza per l”attribuzione di tutte le deleghe in capo alle sette segreterie di Stato.
La riserva sui nomi sarà sciolta domani, ma la rosa data per certa da fonti interne è così composta:
Nicola Renzi, Rf, presiedere la Segreteria per gli Affari esteri, a cui pare sarà accorpata la Giustizia.
A Simone Celli, Ssd, la segreteria di Stato per le Finanze che avrà anche la delega ai trasporti.
Sempre in casa Ssd, per Guerrino Zanotti la segreteria di Stato per gli Affari interni,
per Augusto Michelotti la segreteria al Territorio che avrà anche la delega al Turismo.
Franco Santi, C10, sarà in capo alla segreteria di Stato per la Sanità e previdenza.
Pubblica istruzione, cultura, università, informazione, rapporti con l’Aass e innovazione tecnologica invece andranno a Marco Podeschi, Rf.
Infine ad Andrea Zafferani la segreteria di Stato che raccoglie industria, artigianato, commercio, lavoro e cooperazione e Tlc.
Nel pomeriggio invece la neomaggioranza si è riunita per discutere su come procedere con la legge di Bilancio per scongiurare l’esercizio provvisorio e approvarla entro l’anno.
Si ipotizza un bilancio tecnico da approvare per via d”urgenza ma è necessario l’accordo con tutti i gruppi consiliari.
Nella direzione della ricerca di collaborazione con le minoranze vanno le parole della nota odierna di coalizione: “Al primo punto del programma di Adesso.sm c’è il cambio di metodo- sottolinea- e su questo cercheremo di lavorare fin da subito con la volontà di riunire le fratture che in quest’ultimo periodo di sono allargate, sia in politica che nel Paese”.
Perchè “non esistono soluzioni magiche calate dall’alto- prosegue- per risollevare l”economia della Repubblica”. Di qui l’invito a “lavorare tutti assieme a testa bassa, maggioranza e opposizione, con umiltà e capacità di ascolto e mediazione, per iniziare a costruire una strada nuova”. (Cri/Dire)