San Marino. Economia: la ripresa non è facile, eppure ogni tanto qualche bella notizia arriva … di Alberto Forcellini

Appare un po’ preoccupante in un paese, così piccolo come il Titano, afflitto da mali antichi, spesso ricorrenti, e comunque onnipresenti, che non si sappia più leggere una buona notizia e nemmeno apprezzarla. Peggio ancora quando le notizie sono due, magari tre, che si infilano come perle in una collana. Anche se ancora, la collana, è appena iniziata e ci vorrà del tempo a completarla.

Cominciamo con il rating di Fitch. Una delle più famose agenzie internazionali di valutazione del credito, ad inizio ottobre conferma per San Marino il BB+ ma annuncia il miglioramento dell’outlook, che passa da “negativo” a “stabile”. È solo un piccolo passo in avanti che però è sostenuto da una lunga serie di giudizi positivi dovuti al successo della campagna vaccinale, sulla quale si è basata l’accelerazione della ripresa, specialmente nel settore turistico e manifatturiero. Giudizio positivo anche per tutte le scelte finanziarie, così come aveva fatto a suo tempo il FMI.

L’altra notizia positiva viene dalla Carisp, che dopo il clamoroso fallimento della banca “pivot”, annuncia il primo bilancio semestrale positivo dopo 12 anni di bilanci negativi. I soliti scettici scuotono le spalle: capirai, cosa sono 2 milioni per una banca… In effetti, la cifra potrebbe sembrare minimale, ma è il suo significato a renderla praticamente storica. Dietro al segno + c’è un completo cambio di rotta nella gestione della banca, con la riduzione delle spese e scelte che si sono rivelate determinanti. Quali, ad esempio, l’aver impresso una maggior efficacia al recupero dei crediti non performanti e una migliore gestione finanziaria della banca, per l’aumento di liquidità con la conversione del 5 ter in titoli irredimibili. Si tratta di strumenti finanziari previsti dalla legge, che c’erano anche prima, ma che non sono stati usati perché probabilmente c’erano altri obiettivi. Che non erano sicuramente quelli dell’interesse pubblico. C’erano report di fuoco da parte del FMI, che bastava fossero letti per cambiare in meglio le cose. Oggi, il cambio è notevole. E anche se qualcuno si è stancato di sentire rivangare il passato, il fatto è che non lo si può dimenticare perché con il passato dobbiamo fare i conti tutti i giorni.

Altre buone notizie arrivano dai dati sull’occupazione: è boom di assunzioni nel settore industriale. Ovviamente, si abbassa la percentuale di disoccupazione che scende a livelli ormai fisiologici. Ma anche sul fronte turistico i dati sono assolutamente positivi riguardo alle presenze, che tirano l’aumento di accessi anche ai musei. Tutto ciò compone un mix di elementi positivi che dovranno essere trainanti riguardo alle prossime scelte, che non possono essere rimandate perché in alcuni settori San Marino paga lo scotto di un’arretratezza medievale.

Un piccolo esempio: è di questi giorni la notizia della possibilità di aprire nuove frontiere economiche con la Russia. Se fosse davvero possibile, sarebbe meraviglioso. Infatti, al momento non risulta che ci sia in Repubblica una legge che tuteli gli investimenti internazionali e neanche un accordo con la Russia contro le doppie imposizioni fiscali. In parole semplici, mancano le fondamenta per costruire qualsiasi tipo di accordo economico transnazionale.

Riguardo ai dati occupazionali, la stessa Anis ha commentato che il problema attuale è la difficoltà a reperire professionalità specializzate. L’estate scorsa c’era il problema della mancanza di camerieri. Come in Italia, mancano autisti, magazzinieri, badanti, infermieri, medici, esperti ed analisti informatici, oltre a molte altre professionalità. Stando così le cose, oltre a formazione e aggiornamento, bisognerà andare a riscoprire una parola ormai desueta, come “orientamento”, da ripristinare soprattutto a livello di scuola media.

a/f