La presenza dell’Autorità garante, afferma il consigliere del Psd, andrebbe letta “come elevazione dell’importanza del diritto-dovere di informare ed essere informati non da professionisti che si autogiudicano, ma che sono tutelati e si lasciano giudicare da istituzioni indirettamente nominate dai concittadini”.
Così il relatore di maggioranza Andrea Belluzzi (Psd) definisce l’articolo sull’Autorità Garante per l’informazione, quello tra i più contesi della legge sull’editoria e professione giornalistica il cui dibattito in seconda lettura è iniziato giovedì e proseguito per tutta la giornata di ieri e verrà terminato lunedì.
Un articolo contestato dalle opposizioni e dall’Unione dei giornalisti sammarinesi. È l’Upr che in merito all’articolo 6 propone addirittura un emendamento parzialmente soppressivo che però l’Aula boccia con 28 voti contrari e 12 a favore
Il segretario di Stato con delega all’informazione, Iro Belluzzi, promette, cercando di rassicurare, di indicare “come presidente una persona che troverà l’accordo di tutto il Consiglio e che può rappresentare il settore al meglio”. Lo scetticismo dell’opposizione non tarda a farsi sentire. Dalle fila di Civico 10 il consigliere Luca Santolini, relatore di opposizione, parla di un “testo che mina la libertà di informazione”.
Il progetto, polemizza, contiene “un’ingerenza diretta nell’autonomia dei professionisti dell’informazione poiché il presidente dell’Autorità garante sarà, per fare un esempio, nominato dal Consiglio”. Dal movimento Rete, Roberto Ciavatta parla di una legge che “vuole punire chi fino a oggi ha operato nell’informazione a San Marino”, mentre dalla maggioranza Mariella Mularoni, (Pdcs), si riferisce in generale alla legge dicendo che “forse si poteva ottenere un risultato migliore”.
Un’analisi che si aggancia alla valutazione del segretario democristiano Marco Gatti: “La legge introduce una serie di criteri e di professionalità richiesti per poter svolgere a San Marino la professione di giornalista – riassume – verificheremo nel tempo il loro funzionamento e sa-remo pronti a intervenire qualora ci fossero disfunzioni o aspetti che non soddisfano le aspettative”. Per Valeria Ciavatta (Ap), “i media distruggono le persone, si esaltano gli incapaci, ciò va bene a certi finanziatori – sostiene – voi vi preoccupate di una Authority di nomina politica?”. (…) San Marino Oggi