L’esito dei 4 referendum ha posto richieste molto precise alla politica. Se non arrivano risposte adeguate, la protesta condizionerà pesantemente la prossima consultazione elettorale, come del resto avviene in tutta Europa.
I cittadini hanno chiesto la preferenza unica sulla scheda elettorale per mettere fine alle cordate dei potenti che hanno in mano i partiti e decidono chi deve andare in Consiglio.
Hanno chiesto di limitare le retribuzioni pubbliche a 100 mila euro per impedire gli stipendi d’oro e spese ingiustificate.
Hanno chiesto di non cementificare ulteriormente il territorio con iniziative improvvisate e di tutelare l’ambiente.
Hanno chiesto di togliere qualsiasi condizionamento e limitazione alla consultazione referendaria per affermare la democrazia diretta e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e alle scelte di fondo. L’abolizione del quorum è una vera riforma di sistema che può portare ad un cambiamento effettivo verso un Paese migliore.
Il messaggio dei cittadini è chiarissimo. La partitocrazia è stata sconfitta insieme al governo dei 4 NO. Ora è obbligatorio accettare il verdetto popolare varando le conseguenti modifiche legislative. Eventuali ritardi o furbate potrebbero costare care ai partiti, sempre più deboli e sfilacciati, ma anche al governo degli annunci e della politica del nulla.
Emilio Della Balda