Marco Gatti, riferendosi all’esito referendario, ha detto: “Schiaffo salutare perchè il Paese è preoccupato.” Detto così sembra che abbia parlato il Segretario politico di un partito di opposizione, invece Gatti è il Segretario politico del maggior partito di maggioranza. E’ il Segretario della D.C., ovvero il Segretario del partito che fa preoccupare il Paese. Incredibile!
Ieri in Congresso di Stato è andato in onda lo psicodramma del Segretario di Stato Mussoni, il quale, dopo la batosta del referendum del 25 maggio, ha rassegnato le sue finte dimissioni.
Ma tutto si è tramutato ben presto in una perfetta sceneggiata “alla Sammarinese”. Infatti se Mussoni si fosse voluto davvero dimettere avrebbe scritto una bella lettera agli Eccellentissimi Capitani Reggenti, i quali a loro volta avrebbero portato le dimissioni all’attenzione del Consiglio Grande e Generale.
E invece col cavolo scrivere una lettera, perchè dopo se il Consiglio Grande e Generale le dimissioni le accoglie davvero?
Allora via con la sceneggiata protagonisti tutti i Segretari di Stato i quali in modo finto-sofferto hanno respinto le finte dimissioni toccando definitivamente il fondo.
L’unica cosa vera di tutta questa vicenda, la ulteriore presa in giro degli elettori.
Il Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, a proposito delle dimissioni del collega Mussoni ha affermato: “La responsabilità è collegiale…” Perfettamente d’accordo. Infatti, vista la distanza abissale fra i cittadini e il Governo emersa domenica 25 maggio, in uno slancio di dignità le dimissioni avrebbero dovuto arrivare in blocco da parte di tutti i membri dell’Esecutivo. Invece gli onorevoli sederi rimangono inchiodati alle poltrone. Per ora!
Anche il Segretario di Stato Antonella Mularoni ci ha tenuto a specificare che “Se c’è stato un fiasco non è solo colpa del collega Mussoni…” Certo, il fiasco è indubbiamente anche il suo e fa il paio con quello già ottenuto nel recente passato in politica estera.
Infine ha chiuso gli interventi il Segretario di Stato Arzilli il quale dopo una fumosa e confusa premessa ha detto: Comunque “le cose si fanno, come dimostra l’Incubatore inaugurato lunedì”. A questo punto anche i colleghi si sono messi a ridere.
Questi signori dovrebbero risollevare il Paese, risolvere i suoi problemi e rilanciarne l’economia. Ogni commento è superfluo.
Diversamente Pasqualino.